Il tecnico giallorosso polemico dopo il ko con l’Udinese. “Inesistente il rigore dato all’Udinese. Dicono che i direttori di gara non incidono sulle sorti della stagione, ma non è così”.
ROMA – Ha l’amaro in bocca Zdenek Zeman dopo la sconfitta casalinga della sua Roma. I giallorossi, avanti 2-0 dopo neanche mezz’ora, si sono fatti rimontare dall’Udinese e nel finale hanno subito il sorpasso grazie a un penalty concesso da Massa di Imperia per un contatto in area tra Castan e Pereyra. “Dopo aver rivisto l’azione in televisione, penso che non c’è stato fallo. Quella di oggi è stata una giornata sfortunata per gli arbitri – dice il boemo alludendo anche agli errori di Catania -, si dice che non possono decidere un campionato, ma io penso che possano farlo”.
ARBITRI DECISIVI – Il boemo, che non ha gradito la decisione del rigore, continua la sua disamina: “Armero ha sputato in faccia a Tachtsidis con il quarto uomo a mezzo metro che non ha detto niente – dice Zeman -: per me sono cose decisive”. Poi gli mostrano il gol annullato a Bergessio: “Anche questo di Catania – commenta Zeman -: da 1-0 a 0-1 sono risultati cambiati”. Anche sulla prima rete dell’Udinese, quella del 2-1 che ha innescato la rimonta dei friulani, Zeman ha qualcosa da ridire: “Sul loro primo gol c’era una spinta su Osvaldo che non è stata vista, e ci siamo innervositi”.
SQUADRA DEVE MATURARE – Zeman, quindi, commenta la prestazione della sua squadra: “Abbiamo cominciato molto bene con due gol ed altre tre palle gol nella prima mezzora, poi, però, abbiamo subito il primo gol per me su una spinta su Osvaldo che non è stata vista e ci siamo innervositi -spiega -. Poi l’Udinese gioca molto bene in contropiede e non siamo riusciti a limitarli, prendendo due gol su due passaggi lunghi intercettati e sui quali non abbiamo attaccato subito la palla, correndo invece all’indietro e in questa maniera è più difficile difendere” rimarca il boemo che comunque non sembra preoccuparsi più di tanto: “Se guardo la prima mezzora non sono preoccupato, sappiano giocare un buon calcio e costruire qualcosa, ma ci manca ancora la concentrazione sui 90 minuti e le palle che sembrano molto facili devono essere gestite con più responsabilità. Quando noi giochiamo il nostro calcio e difendiamo insieme è difficile prendere gol – spiega -. Questa squadra ha dei mezzi e deve crederci e fare 90′ con lo stesso atteggiamento, invece nel secondo tempo non siamo entrati in campo con lo stesso atteggiamento, bisogna crescere”. Promosso con riserva Lamela: “Ne ha fatti due ma ne ha sbagliati altrettanto e più facili. Ma segnare gol per un attaccante è la cosa più importante”.