Un Francesco Guidolin molto soddisfatto si presenta ai microfoni nel post partita di Roma-Udinese, nella quale i suoi ragazzi sono riusciti a ribaltare il doppio svantaggio sino alla vittoria a tre minuti dalla fine. Queste le dichiarazioni del tecnico veneto:
Guidolin a Sky:
Mancavano sei titolari e la Roma ha più talento, giusto parlare di impresa?
“Siamo stati sull’orlo del baratro. Dopo 20’ non ci credevo più mentre prima ci credevo. Sapevo di poter competere, ma dopo 20’ ho pensato che poteva essere una giornataccia. Siamo stati bravi a giocare un secondo tempo straordinario”.
C’era dello spazio a disposizione, è sembrato arrabbiato
“Sì si poteva cercare meglio la profondità, abbiamo sbagliato troppi passaggi. Devono imparare a fare le scelte giuste. Però sono contento, tra primo e secondo tempo abbiamo rivisto le cose e ci siamo convinti che si poteva fare”.
Dal cucchiaio di Maicosuel a quello di Di Natale. Si è chiuso il cerchio?
“Quello di Di Natale l’ho visto quando è entrato. Sono stato male dopo quello di Maicosuel, dopo le prime settimane non volevo nemmeno sentir parlare di Maicosuel. Poi ho capito che queste cose possono succedere”.
Può essere la partita fondamentale?
“La stagione è complicata, mercoledì avremmo una partita difficilissima. Abbiamo anche l’Europa League che ci toglie energie e noi vogliamo passare il turno. Vorremmo fare un campionato tranquillo e questa stagione ci da coraggio. Mancano 28 punti all’obiettivo stagionale”.
Perché non crede più alla Champions?
“Perché non allenerò più squadre italiane di un certo livello dopo l’Udinese fin quando avrò le forze. Mi sento molto vicino a Mazzarri in questo senso”.
Mai visto una sua squadra soffrire come oggi nei primi 30’. Poi avete vinto la partita
“Non posso dire nulla ai ragazzi che sono quasi tutti nuovi. Formare un gruppo non è facile, e partendo così abbiamo dato entusiasmo alla Roma che gioca bene”.
Sperava in una reazione così:
“Ci credevo molto prima della partita, perchè è vero che avevamo molte defezioni ma so con che gruppo sto lavorando. Evidentemente dopo 20′ minuti ho pensato che poteva essere una giornata molto difficile, poi quando ci siamo buttati via la timidezza e abbiamo segnato il 2-1 è diventata un’altra gara, noi siamo stati molto bravi, come è stata brava la Roma nei primi 25′ minuti”.
Appena avete fermato Totti si è vista un’altra Roma:
“Nei primi 20′ non riuscivamo a fermare nessuno, venivano giù da tutte le parti. I giocatori di maggior classe, se lasciati liberi, fanno quello che vogliono. La Roma è calata d’intensita, noi abbiamo buttato alle spalle la timidezza e siamo riusciti a riprendere il filo del discorso. Poi abbiamo accorciato meglio sugli avversari e quindi anche su Totti”.
La sconfitta con lo Young Boys:
“Noi ci teniamo molto, l’abbiamo presa molto male. E’ stata una serata amara, la vittoria del Liverpool ci dava la possibilità di poterci qualificare, cosa che ora è piùù difficile. Io non ho fatto turnover, ho fatto giocare chi avevo a disposizione. Vedremo se riusciremo a passare il turno, noi non snobbiamo niente”.
Le squadre di Zeman segnano molto ma concedono anche tanto:
“Per quel poco che ho visto della Roma, è una bellissima squadra ed è cambiata la filosofia dell’allenatore e il modo di giocare della squadra. E’ più pericolosa, c’è più libertà per alcuni campioni come Totti. E’ una squadra più imprevedibile e meno schematica”.
Attaccate molto sugli esterni:
“E’ una delle nostre armi da 2 anni e mezzo, anche se cambiano gli interpreti. In questa partita dovevamo sfruttare la nostra velocità e le nostre capacità di penetrare il più possibile”.