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ROMA-UDINESE Le pagelle dei quotidiani

Le Pagelle

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde: basta questo per riassumere i 90′ di Roma-Udinese. Come tutti i lunedì vi proponiamo le pagelle dei protagonisti giallorossi e tutte le valutazioni dei quotidiani questa mattina:

IL MESSAGGERO a cura di M.FERRETTI

STEKELENBURG 5,5

Una parata a terra su Maicosuel e un’uscita bassa su Di Nataleprima dell’imparabile rete di Domizzi. Nella ripresa prima salva su Di Natale che poi lo supera troppo facilmente da due passi, e infine anche su rigore.

PIRIS 5

Parte benino, appoggia l’azione in fase offensiva poi si perde in fase difensiva. È lui a tenere in gioco Di Natale in occasione del dueadue, ad esempio. Non è l’unico errore della serata storta.

MARQUINHOS 5

Un salvataggio decisivo su Di Natale sul dueauno, la sua cosa più importante nel primo tempo. L’eccessiva fiducia nei propri mezzi quella meno bella. Ripresa in balia delle folate offensive dell’Udinese.

CASTAN 5            

Gioca centralmente, deve controllare le mosse di Di Natale ma, soprattutto, deve dare una mano a Dodò in fase difensiva. Un suo intervento scomposto su Pereyra regala il calcio di rigore decisivo all’Udinese. Ma prima aveva ballato troppo.

DODÒ 5

Un assist per Lamela, qualche bella corsa in avanti ma scarsissima protezione della propria zona. E sparisce presto di scena, anche per via di una condizione atletica approssimativa.

DE ROSSI 5

Si piazza molto alto, là sulla destra, facendo male un po’ il mediano e un po’ anche la mezzala.

TACHTSIDIS 4

Tocca molti palloni e ne sbaglia troppi, anche alcuni facili facili. La sua presenza è impalpabile e alla fine riesce pure a farsi espellere per aver battuto le mani in faccia all’arbitro. Impresentabile.

PJANIC 4,5

«Non può giocare con Totti», aveva detto Zeman, eppure il boemo lo sistema proprio a sinistra vicino al capitano: il bosniaco fatica a trovare lo spazio per giocare bene. Ma, allora, perché farlo giocare lì?

LAMELA 7

Prima si pappa di testa un gol elementare poi ne firma uno strepitoso dribblando mezza difesa avversaria e a seguire raddoppia di testa in tuffo. Già cinque reti in campionato. Non male.

OSVALDO 5,5

Un colpo di testa centrale e l’assist per Lamela-bis le cose belle della prima frazione, infarcita anche di errori banali. La mira non è assolutamente quella delle serate di grazia.

TOTTI 5,5

La Roma parte con il piede pigiato sull’acceleratore, segna due gol e ne sfiora altrettanti grazie alla sua regia d’attacco. Dopo una mezzora di gioco, però, la sua vena si esaurisce.

MARQUINHO 5,5

Per Dodò e ne rileva i compitisulla cosia di sinistra: non bene.

FLORENZI 5

Per Pjanic: tanto movimento, poca sostanza.

DESTRO ng

Al posto di Totti per il vano assalto finale.

 

GAZZETTA DELLO SPORT a cura di M.CECCHINI

STEKELENBURG 5,5 Pasticcia un po’ sul raddoppio.

PIRIS 5,5 Non è una saracinesca e ha colpe sul 2-2.

MARQUINHOS 6 Un brasiliano concreto.

CASTAN 5 Il rigore è generoso, ma spesso latita.

DODÓ 5 All’esordio: ha piede e scarsa vocazione difensiva.

MARQUINHO 6 Buon impatto (offensivo) con la gara.

DE ROSSI 5,5 Piccolo cabotaggio, con meno personalità del consueto.

TACHTSIDIS 4,5 Solita gara a luci e ombre fino all’espulsione. Nervoso per lo sputo subito?

PJANIC 5 In avanti non brilla, in copertura latita su Pereyra.

FLORENZI 6 Entra con la voglia dell’emergente.

LAMELA IL MIGLIORE S’inventa una doppietta d’autore, ma dura 45′.

OSVALDO 5,5 Si scopre re degli assist; uno lo fa a Lamela, l’altro a Domizzi: nella ripresa spreca.

TOTTI 6 Inizio boom, poi va in calando. (Destro s.v.)

All. ZEMAN 6 Dopo aver bocciato la fascia Pjanic-Totti la ripropone e sbaglia. Peggiore difesa del campionato: una sorpresa?

 

IL TEMPO a cura di A.AUSTINI

Stekelenburg 6 Prende altri gol senza colpe specifiche. Nel primo tempo bene in uscita su Di Natale, deve arrendersi al tiro diDomizzi. Nell’azione del 2-2 prima salva poi si fa superare dal tocco decisivo di Totò.

Piris 5 Deve frenare Armero e non gli restano molte energie per attaccare. Infatti il suo contributo davanti è praticamente nullo. Poco reattivo, è lui a tenere gioco Di Natale sul gol del 2-2. Impaurito, un bel passo indietro rispetto a Genova.

Marquinhos 5.5 Un salvataggio su Di Natale che vale un gol, sfrutta la sua rapidità per chiudere gli spazi enormi nella difesa romanista. C’è anche una sbavatura, però, nell’azione del 2-2. E non è l’unica. Nel complesso meno bene rispetto alle prime uscite.

Castan 5.5 Guida una difesa piena di ragazzini e fatica più del solito quando viene preso in velocità. Paga col fallo da rigore (dubbio) che chiude la partita.

Dodò 6 Ha tutte le attenzioni puntate addosso, le ripaga subito con un paio di progressioni incoraggianti. Deve ancora capirsi con i compagni. Decisamente meglio quando deve spingere piuttosto che coprire.

De Rossi 5 Fantasma per un tempo, non riesce a entrare nel vivo del gioco. Imposta poco e fatica anche a difendere nella sua zona. Si scuote un po’ nel secondo tempo, ma troppo poco.

Pjanic 5.5 Cerca di sfruttare l’intesa con Totti ma gli riesce poco. Zeman lo tira fuori nella ripresa e lui non la prende affatto bene.

Osvaldo 5.5 L’assist per il raddoppio di Lamela è l’unica giocata riuscita nel suo primo tempo. Ha due chance per riportare avanti la Roma dopo la rimonta dell’Udinese ma le fallisce. Per la prima volta a secco.

Totti 6 Non al meglio della condizione e si vede, mette comunque lo zampino nelle azioni migliori della Roma. Prova a trascinare la squadra dopo lo choc del pareggio, nel finale lascia il posto a Destro e la squadra affonda.

Marquinho 6 Dentro per Dodò, ha un ottimo impatto sulla partita. Attacca con insistenza e mette dentro un bel cross per De Rossi.

Florenzi 6 In tandem con Marquinho, prova a ravvivare la fascia sinistra. Destro sv Ha troppi pochi minuti per lasciare una traccia sulla partita.

Zeman 5 La sua Roma continua a essere una creatura schizofrenica. Stavolta fa il contrario di Genova: diverte all’inizio e si spegne all’improvviso. E gli equivoci tattici di questa squadra continuano a essere troppi.

 

IL ROMANISTA a cura di D.GIANNINI

STEKELENBURG 6,5 – Incolpevole sui 3 gol. Il suo, per portare i tre punti a casa l’aveva fatto: un’uscita bassa su Di Natale, un miracolo purtroppo inutile sul gol del pareggio, ancora un intervento sul 2- 2. Non basta, ma non per colpa sua.

PIRIS 5,5 – In una squadra che prende 3 gol un po’ di colpe le hanno tutte. Anche lui. Che però per un tempo conferma i progressi visti a Genova. Grinta e qualche percussione sulla fascia. Senza sbalordire, senza demeritare più di tanto. Poi tiene Di Natale in gioco sul 2-2 e piano piano si perde

MARQUINHOS 5,5 – Più per il risultato finale che per la prestazione. Perché Marcos (18 anni, è bene ricordarlo sempre vista la sicurezza con cui gioca) conferma di avere qualità e futuro. E pure presente (vista quella chiusura nel primo tempo che vale come un rigore parato o un gol fatto) aldilà della sconfitta e di qualche sbavatura

CASTAN 5,5 – L’intervento sul rigore non c’entra. Quello non era rigore. Semmai qualche perplessità, dopo una partita ancora una volta più che positiva, la destano quei minuti finali un po’ anarchici. In cui se ne va un po’ per conto suo, un po’ sopra le righe e un po’ sotto.

DODO’ 6- – C’era una voglia enorme di vederlo e lo si è visto. Si è visto quanto talento c’è dentro questo ragazzo. S’è visto quell’allungo con surplace, giusto il tempo per metterla sulla testa di Lamela e far innamorare tutti. S’è visto che è forte. S’è visto che è ancora lontano dalla forma ottimale, dai 90 minuti. Ne ha fatti 63, ma dopo una trentina già non ne aveva più.

DE ROSSI 5,5 – Se fosse entrato quell’esterno destro, sarebbe diventato l’uomo della serata. Non è entrato, e resta una partita così così. A Genova si era sdoppiato, aveva fatto bene qui e là. Stavolta malino sia qui, sia là.

TACHTSIDIS 5 – Per un tempo va meglio delle ultime uscite. E’ vero, non ci vuole molto. Però la percentuale di errori va giù e cresce in personalità. Poi la personalità si trasforma in agonismo senza lucidità. Provocato dagli avversari e dalle decisioni dell’arbitro, vede prima rosso, poi nero. E poi di nuovo rosso, quello dell’espulsione

PJANIC 5,5 – Di uscire non ne aveva proprio voglia. Comprensibile, anche se parecchio stanco. Perché mentre la partita stava entrando nella fase decisiva, lui stava crescendo. Aveva ricalibrato il contagiri. E i suoi palloni cominciavano ad arrivare a destinazione più di quanto non facessero all’inizio. Eleganza, intelligenza, ma troppi errori dovuti magari a un po’ di ruggine. Da scrollarsi di dosso al più presto

LAMELA 7 – Verrebbe da dargli anche di più per una partita che per un tempo è stata da capogiro. Vertiginose le sue accelerazioni che sembra un’effetto speciale alla Matrix. Un fermo immagine (gli altri) e lui a muoversi all’interno. Due gol, la prima doppietta in campionato e una serata che sembra di festa ma che festa non è per niente.

OSVALDO 5,5 – L’assist per il 2-0 di Lamela è bello, ma viene cancellato da una sconfitta nella quale alla fine pesano come macigni i suoi errori. Di testa nel primo tempo, 3 volte di piede nel secondo. Da destra, da sinistra, nel mezzo. Imprecisione e tanta sfortuna. Una serata storta

TOTTI 6,5 – Non solo la prima mezzora in cui tutta la Roma è stata meravigliosa. Anche dopo prova a dettare passaggi, a trovare compagni, ad illuminare. Poi prova a deciderla direttamente coi suoi tiri: uno, due. Aspetti il terzo, e invece esce. E la Roma si spegne del tutto.

ZEMAN 5,5 – Sogno o incubo? Paradiso o inferno? Quale è la sua vera Roma? Al momento tutte e due. Una squadra che dopo 30 minuti stellari si spezza a metà e lui non riesce a incollare. Neppure con tre cambi un po’ fuori tempo.

MARQUINHO 5,5 Entra al posto di uno sfinito Dodò.Velocità e dinamismo li dà, ma anche parecchia confusione.

FLORENZI 5,5 Stavolta la differenza non la fa. Di tempo per riuscirci non ne aveva molto. Quel poco non è riuscito a sfruttarlo.

DESTRO SV Otto minuti più recupero per cambiare la partita sono quasi niente per chiunque. Ti servirebbe un’occasione per fare la storia. Non gli capita.

 

CORRIERE DELLO SPORT a cura di R.MAIDA

Stekelenburg 6– Protegge la Roma finché può.
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Piris 5,5– Comincia con il piede giusto, poi perde l’orientamento.
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Marquinhos 5,5– Scricchiola di più rispetto alle altre volte, ma una sua chiusura su Di Natale per importanza equivale a una giocata di Lamela.
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Castan 5– Usa la grinta dove non arriva con gambe e testa. Sul rigore, beh, poteva essere più scaltro.
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Dodò 5,5– Lo aspettavano con l’ansia che merita il grande giocatore: al debutto aggiunge talento e corsa alla Roma, mentre soffre nella fase difensiva. Si spegne presto, ma dopo undici mesi di inattività era inevitabile.
Marquinho (18’ st) 6- Mezz’ora al posto di Dodò, qualche inserimento efficace.

De Rossi 5 – Stavolta fa la mezz’ala pura e non funziona. Fallisce sotto la pioggia il possibile 3-2.

Tachtsidis 4,5– In crescita rispetto alle ultime settimane. Ma l’espulsione finale è una sciocchezza pesante.
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Pjanic 5– Preferito a Florenzi, fatica ancora ad adeguarsi ai movimenti zemaniani: dalla sua parte Pereyra prende spesso il sopravvento. Esce sbuffando proprio nel suo momento migliore.
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Florenzi (24’ st) 5,5- Non entra in partita.
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Lamela 7– Genio giovane: a volte irritante negli errori, a volte esaltante nell’arroganza. Quel gol accatastato sulla linea di fondo è una perla da sigle televisive. Poi raddoppia con una rete facile, segnando la prima doppietta in serie A. Ha già battuto il record di gol dello scorso campionato, a testimonianza di una maturità (quasi) raggiunta.
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Osvaldo 5,5– Dopo la doppietta di Genova, due assist. Uno perfetto per Lamela, l’altro nell’area sbagliata per Domizzi. E fallisce il pallone della vittoria.
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Totti 6,5– Ispira tutti e due i gol di Lamela. E mette pepe nella partita fino alla sostituzione.
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Destro (38’ st)- sv.

Zeman (all.) 5– La Roma crea tanto e concede troppo. E’ la seconda rimonta incassata da 2-0. Non ci siamo proprio.

Redazione GazzettaGialloRossa

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