Una rondine non fa primavera, ma tre punti sono sempre tre punti, e arrivano dopo due sconfitte. E’ vero che all’Olimpico gli ospiti non erano di grande livello, ma erano reduci da 5 risultati utili consecutivi, tra cui un importante pareggio contro il Milan. La vittoria acquista importanza perchè precede il derby, e arriva qualche ora dopo la pesante sconfitta subita dalla Lazio contro il Catania; così i ragazzi di Petkovic vedono minate le loro certezze di inizio stagione, mentre quelli di Zeman cercheranno una continuità che per ora latita. Solita prestazione sopra le righe del Capitano, che raggiunge quota 219 reti in campionato, e di Lamela, ormai una delle certezze della squadra, ma le risposte importanti vengono da Burdisso, Piris e Tachtsidis su tutti.
Finalmente il centrocampo gira come il tecnico vuole, portando forse la migliore notizia della serata oltre il risultato: Bradley e Florenzi interpretano la partita del classico mediano zemaniano, dando intensità e pressando senza sosta, mentre Tachtsidis è autore di un buon primo tempo, prima di calare nella ripresa.
LA TATTICA. Nemmeno a dirlo Zeman si affida al suo schema, ma ne cambia ancora gli interpreti: Burdisso torna titolare, al fianco di Marquinhos, complice la diffida di Castan; Tachtsidis torna in regia, mentre Bradley viene confermato dal primo minuto, per preservare un DDR acciaccato in vista derby; Destro, nonostante secondo le previsioni avrebbe dovuto iniziare la gara, rimane in panchina.
I terzini della Roma iniziano bene la partita, ma a spingere di più stavolta è Piris – non Balzaretti, complice anche la carente forma fisica dell’ex rosanero – che dà il giusto sostegno a Lamela, senza sbagliare diagonale difensiva. Proprio dalla fascia destra parte l’azione della rete del vantaggio giallorosso, firmata Francesco Totti: Lamela, con un gran numero, serve la sovrapposizione del numero 23, che mette un preciso cross al centro; Osvaldo liscia, mentre il numero 10 non manca l’appuntamento con il pallone, e ribadisce in rete nonostante il primo incredibile miracolo di Ujkani. Dopo 11 minuti i padroni di casa sono in vantaggio, ma qui iniziano le preoccupazioni dei tifosi; il Palermo cerca di reagire subito, conoscendo i limiti caratteriali degli avversari, alzando il proprio baricentro. Il centrocampo giallorosso, però, non accusa il pressing dei ragazzi di Gasperini: l’unica nitida occasione viene dai piedi di Miccoli, ma direttamente da calcio d’angolo.
Il contropiede è affidato ai piedi di Lamela, incontenibile sulla fascia sinistra, soprattutto per il lentissimo Garcia, totalmente inadatto alla massima serie. Al minuto 31 arriva, in modo rocambolesco, il raddoppio di Osvaldo: la notizia è che ancora una volta l’occasione parte dai piedi di un coraggioso Piris, che lancia una palla velenosa verso il numero 9, il quale, sfruttando un clamoroso errore della difesa palermitana, non deve far altro che appoggiare la palla in porta. Gasperini a questo punto è costretto ad effettuare il primo cambio della gara, inserendo Bertolo per l’ammonito Pisano; l’esterno destro è apparso in costante ritardo nei confronti di Totti e Balzaretti, come in occasione del vantaggio romanista.
Sul 2-0 tornano i cattivi pensieri, ma la Roma è in partita e non cala, grazie alla grande mole di gioco che fanno i centrocampisti: fondamentale il ruolo di Tachtsidis, che è in leggera crescita dopo le ultime apparizioni negative. Il greco verticalizza spesso, come a Milano contro l’Inter, e non si schiaccia mai sulla linea dei difensori. Una sua idea regala a Lamela l’ultima occasione della prima frazione, così, per la prima volta in questa stagione, si va più vicini al 3-0 che alla rete avversaria.
Inizia il secondo tempo con una grande occasione per Burdisso, che viene fermato dall’ennesima prodezza dell’estremo difensore avversario, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Finalmente i ragazzi sembrano aver capito che gli angoli vanno battuti direttamente in area, evitando lo scambio corto, per sfruttare i saltatori portati sistematicamente nell’area avversaria. Le poche sortite offensive del Palermo vengono puntualmente fermate, ancora una volta è fondamentale Marquinhos, grazie al suo movimento ad ‘elastico’, più volte citato: il giovane centrale brasiliano, una volta accortosi che il fuorigioco non riesce è pronto ad inseguire la punta avversaria, sfruttando la sua velocità. La Roma va ancora vicina alla terza rete con Osvaldo: Totti vede un suo taglio, lanciandolo a rete, ma l’italo-argentino sbaglia clamorosamente.
Lamela chiude la partita, sfruttando un Palermo troppo sbilanciato in avanti, alla ricerca di un goal che non arriva: Totti riceve palla da Tachtsidis, il greco si sgancia dalla posizione e si getta nello spazio; il passaggio di Totti arriva puntuale, e qua il greco si esalta, prima in progressione, poi servendo all’esterno destro una palla che si deve solo spingere in rete. C’è spazio anche per la rete di Destro, subentrato a Totti: Lamela vede un suo taglio, e lo manda a tu per tu con Ujkani, che viene saltato dalla punta avversaria. Ingenuamente Destro si toglie la maglia, ed un troppo fiscale arbitro lo ammonisce per la seconda volta. Qui si vede il vero cambiamento di Zeman, che inserisce Pjanic per Lamela e infoltisce la metà campo: la Roma chiude con Taxi centrale, davanti a lui Marquinho, Bradley e Pjanic a bloccare la manovra avversaria.
Inutile parlare del goal della bandiera di Ilicic, viziato da un doppio fallo, prima su Burdisso e poi su Piris: difficile trovare spunti tattici di cui parlare in occasioni in cui l’errore arbitrale è tanto evidente.
ANALISI ATLETICA. Balzaretti è il giocatore più indietro di condizione, ma è anche reduce da un infortunio muscolare, che lo ha tenuto lontano dal campo fino a giovedì; per la prima volta il terzino sinistro perde 6 palloni durante una partita. Marquinhos sfodera la solita grande prestazione, esibendo uno stato di forma ottimo: recupera 6 palloni, non perde un contrasto, realizza il 91% dei passaggi. Il brasiliano è una certezza ormai.
In crescita Tachtsidis, nonostante le ultime critiche ricevute: rimane bloccato davanti alla difesa, ma recupera ben 10 palloni e cerca la verticalizzazione ben 10 volte. Positiva anche la prestazione di Bradley: l’americano recupera 12 palloni, vince 8 contrasti, mostrando di essere il mediano ideale di Zeman.
Migliora anche Osvaldo, autore di una rete, ma a cui manca a volte l’istinto della vera punta, come in occasione del goal sbagliato nel secondo tempo. Migliore la sua condizione, e lo dimostrano i flussi di gioco, ma ancora poco lucido anche in fase di appoggio, dove sbaglia molto. Imprendibile Lamela, autore di goal e un assist, ma prezioso anche in fase difensiva, dove recupera ben 6 palloni.
Non ci sono più parole per Francesco Totti, l’esempio ideale per tutti i giovani: parte come sempre dalla sinistra, ma ha libertà di coprire ogni zona di campo. Oltre la segnatura, realizza l’82% dei passaggi tentati e recupera 3 palloni.
A cura di Luca Fatiga