Campagna, Ct del Settebello Campione del Mondo, ha espresso il suo pensiero rispetto a Zeman, con cui si è incontrato poche settimane fa.
“Cosa mi ha detto Zeman non lo dico, si è aperto con me ed è un segreto professionale. Ma sono convinto che, se sarà appoggiato dalla società nel medio e lungo periodo, allora porterà la Roma verso traguardi prestigiosi” – ha poi continuato -“Zeman non ha bisogno di consigli, è abbastanza rigido in certi principi e deve andare avanti con le proprie idee”, prosegue il ct azzurro, che da piccolo trascorreva l’estate a Mondello insieme al boemo. “Mio padre giocava a scopone con Cestmir Vycpalek”, dice alludendo allo zio di Zeman ed ex tecnico della Juventus. “Cestmir mi guardava giocare a pallone in spiaggia e mi diceva che un giorno mi avrebbe portato a Torino, è li’ che è nato il mio amore per la Juventus. A Trigoria con Zeman abbiamo ricordato quei tempi con grande piacere”.
Ha espresso il suo pensiero, poi, in merito alla vicenda De Rossi-Mauri:
“E’ capitato anche a noi nella finale dei Mondiali di Shanghai, un mio giocatore ha messo una mano in faccia ad un avversario e fortunatamente non è stato sanzionato con gravità perchè, se lo avessero fatto, l’oro non lo avremmo vinto. Me lo sono mangiato perchè l’autocontrollo è indispensabile. A questo serve lo sport, non a danneggiare se stessi e la squadra”.