Durante la trasmissione “La città nel pallone”, in onda tutti i giorni sui 99.8 di Radio Ies, è intervenuto il direttore sportivo del Delfino Pescara, Daniele Delli Carri, per parlare dell’imminente impegno degli abruzzesi contro la Roma di Zdenek Zeman. Ecco le sue parole:
Dimissioni Stroppa?
“Non ci aspettavamo le dimissioni di Stroppa, perchè noi volevamo continuare con Giovanni, ma purtroppo è stata una sua decisione quella di abbandonare”.
Farebbe la stessa scelta anche adesso?
“Si, rifarei la scelta che ho fatto la scorsa stagione. Stroppa veniva dalle giovanili e per questo l’avevamo scelto”.
Com’è stato il dopo Zeman?
“Il dopo Zeman è difficile per tutti, ma non per Zeman in sè, per la stagione che abbiamo vissuto l’anno scorso. In tutta Italia, si vedevano due squadre comandare: la Juventus in Serie A e il Pescara in Serie B. Confermarsi purtroppo è sempre difficile”.
Scelta tecnica di Bergodi?
“Fino all’ultimo abbiamo pensato da Bergodi, Colomba e Marino. Colomba perchè è un salvatore della patria, Marino più tecnico da inizio stagione, mentre Bergodi ha entusiasmo, esperienza con i giovani ed è stato 9 anni a Pescara”.
I giovani del Pescara?
“Siamo stati bravi. Abbiamo un ottimo sistema di scouting. Vukusic, Capuano, Caprari, Crescenzi e Perin. Noi costruiamo sui giovani la nostra squadra. E’ la nostra politica”.
Quintero?
“Noi per prendere Quintero, siamo stati molto celeri chiudendo il contratto nella notte. Lui è un giocatore che la sua squadra, l’Atletico Nacional, aveva tenuto nascoto fino a marzo. A marzo un mio collaboratore era lì per vedere Pabon, ma poi mi ha contattato per dirmi di questo giovani e interessante attaccante. Venne poi convocato nella sfida contro l’Argentina nelle nazionali giovanili, e dopo di questa non abbiamo avuto più dubbi nel prenderlo”.
Weiss?
“Lo conoscevo da l’anno scorso, quando vestiva la maglia dell’Espanyol, del Bolton e prima ancora del Manchester City. E’ un giocatore di grande prospettiva, uno che può spaccare le partite. Su 11 punti ottenuti fino ad ora dal Pescara, 7 sono arrivati grazie a lui”.
Verratti? Un passo dal Milan, un passo dalla Roma. Qual’è la verità?
“L’unica squadra che poteva effettivamente prendere Marco, è stato il Napoli. Con i dirigenti della Roma, abbiamo parlato tante volte di Verratti, ma non hanno mai pensato di prendere il calciatore. Da quello che sò, la trattiva era avviata quando il ragazzo faceva parte delle giovanili. Il Napoli ha offerto 12.5 milioni per il suo acquisto”.
Crescenzi?
“A differenza di noi, la Roma non ha puntato su di lui. E’ rientrato in rosa da 15 giorni. Abbiamo fatto con lui lo stesso ragionamento che abbiamo fatto per Caprari. Il Pescara crede nei giovani”.
Pescara-Roma?
“Il pericolo principale sono i giocatori della Roma. Ho visto la partita contro il Torino e devo dire che la Roma è una squadra meravigliosa. Mi piace tantissimo Marquinhos”.
Totti?
“Il capitano non finisce mai di stupire. Bisognerebbe inchinarsi di fronte a lui. Ero presente in campo in quel fantastico gol che subimmo in Roma-Torino 1-0, quando vestivo la maglia granata. Un giocatore immenso”.
Zeman?
“Il boemo non lo scalfisce niente e nessuno. E’ un allenatore che ha le sue certezze e le sue idee. Ha delle motivazioni incredibili. Non molla mai”.
Fonte: La città nel pallone; Radio Ies.