“L’Italia dell’82 non era solo difesa. Era un’Italia che badava alla fase difensiva e lo faceva molto intensamente ma era una squadra estremamente tecnica. Bearzot giocava con due punte e mezza e poteva contare su calciatori del calibro di Giancarlo Antognoni“.
Risponde cosi’ Paulo Roberto Falcao all’affermazione di Zico che tornando a Italia-Brasile 3-2 nel Mundial di Spagna ha parlato di una squadra azzurra brutta e votata solo al gioco difensivo.
“Quando venni in Italia, nel 1980 la filosofia del calcio italiano era soprattutto difensiva ma gia’ la Roma di Liedholm supero’ il concetto di marcatura a uomo imponendo la zona e un’ altra mentalita’, anche fuori casa e all’estero. Il gap del calcio italiano si faceva sentire soprattutto nelle competizioni europee”.
“Tutto cambio’ -conclude l’ex fantasista giallorosso- con il Milan di Arrigo Sacchi, che andava in trasferta per imporre il proprio gioco, costringendo l’avversario a prendere le contromisure. Lo spirito del calcio italiano era cambiato totalmente”.
Fonte: Rds