Giuseppe Giannini, vecchio capitano e numero dieci della Roma, commenta il momento della squadra capitolina. Queste la sue parole:
“Le due vittorie hanno allontanato alcune critiche che erano piovute addosso alla Roma. E’ tornata la tranquillità che serve per lavorare, si sono visti benefici perché sono due partite che la Roma non subisce gol, per le squadre di Zeman è una cosa eccezionale. Credo che in questo momento del campionato servissero i punti, non il bel gioco, che comunque a sprazzi si è visto anche in gare pareggiate o perse, in questo momento servivano sei punti e sono arrivati.La squadra sta lavorando con serenità, credo che sia la cosa migliore”.
Sul regista migliore per questa squadra: “Un conto è il mio pensiero, un conto è immedesimarsi nel pensiero di Zeman, per il quale i migliori sono Tachtsidis, Bradley e De Rossi in ordine gerarchico. Quello che penso io è che Tachtsidis diventerà un buon regista, ma che deve capire ancora alcune cose. A volte sbaglia per sufficienza, altre per troppa irruenza. Avere De Rossi e non utilizzarlo in quel ruolo è un peccato, visto che lo ha sempre fatto.
E sulla mentalità della Roma: “Vedo un campionato equilibrato, a parte la Juventus che ha qualcosa in più sul piano dell’agonismo, dietro vedo molto equilibrio, che la Roma deve trovare per rientrare nel discorso dei primi tre posti. La Roma alternava grandi risultati a grandi sconfitte, ora sembra che la mentalità sia leggermente cambiata e che si punti molto a non prendere gol per poi andarlo a fare, mentre prima la mentalità era diversa, si attaccava dall’inizio alla fine per fare gol. Ora è molto più attenta, si abbassa per andare ad attaccare nel momento giusto”.
Infine, un commento sulla stagione del capitano: “Totti? Non me lo aspettavo così, lo scorso anno aveva fatto bene ma da metà in poi, quest’anno è partito con slancio ed entusiasmo, si vede perché tutto gli diventa più facile. Se hai caratteristiche tecniche eccelse ed entusiasmo tutto diventa più interessante”.
Fonte: Roma Channel