Sono giorni agrodolci per Alessandro Florenzi, come domenica scorsa, quando in cima a un derby pazzesco, prima messo in tasca poi buttato e perduto dalla sua Roma, si è trovato dirottato dalla Under 21, attesa martedì a Siena dalla Spagna, alla Nazionale maggiore, sua prima chiamata di Prandelli. Il ragazzo cresciuto tra Axa e Acilia, capace di conquistarsi Roma, la Roma, di scalare la montagna giallorossa delle giovanili fino all’esordio magico in prima squadra, un anno e mezzo fa (dentro lui, giovanottino promettente, fuori il Mito, Francesco Totti), a Parma ha bruciata la sua prima volta non senza fatica.
Entrato a inizio ripresa, al 5′, al posto di Montolivo, si è sistemato a destra, nel centrocampo a tre, guidato in quel momento da Pirlo, subentrato “incredibilmente” a Verratti . Per una ventina di minuti, sulla sua fascia azzurra, Florenzi ha provato a fare treno con Candreva, laziale anche lui appena (ri)entrato nell’azzurro che conta. La strana coppia post derby, per ragioni ovvie e comune interesse in questa contingenza, stava sistemando le proprie geometrie quando Deschamps ha buttato dentro Menez (18′), togliendo un irriconoscibile Ribery.[…]
Proprio da un’accelerazione verticale di Menez che ha tolto il primo tempo al giallorosso è nata l’azione del 2-1. Alessandro ha saputo poi riprendersi, partecipando allo sforzo finale dell’Italia, che non è stato premiato. Ma il dado è stato lanciato, la strada azzurra aperta. Per uno che veste il 48 nella Roma e stavolta ha vestito il 24, diciamo che siamo a mezza via. Vero che ieri Prandelli ha spiegato come l’ampio gruppo di under 21 che lui aveva testato in questo inizio stagione, da gennaio torneranno sotto la giurisdizione di Mangia, dato che l’Under 21 a giugno sarà impegnata nelle finali dell’Europeo di categoria.