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AS ROMA Quando a Daniele saltano i nervi

Daniele De Rossi

Il deplorevole gesto di Daniele De Rossi, reo di aver colpito con un pugno Stefano Mauri, non è purtroppo un episodio isolato nella carriera del giocatore giallorosso: la storia del centrocampista giallorosso è purtroppo segnata, oltre che da ottime prestazioni che ne hanno fatto un grandissimo giocatore, anche da gesti che non hanno nulla a che fare con la lealtà, la professionalità e la capacità di mantenere saldi i nervi. I cartellini rossi sono 6 in serie A e 3 nelle altre competizioni: totale 9 espulsioni. De Rossi ha iniziato nel 2004, in Champions, a Leverkusen, quando fu espulso per un calcio a un avversario. Poi, nel 2006, a Bruges un altro rosso per reazione. Dopodiché il gesto che vide tutto il mondo: la prima gomitata rifilata allo statunitense McBride al Mondiale in Germania nel 2006. Due anni fa, poi, ancora in Champions: nella doppia sfida con lo Shakhtar Donetsk De Rossi colpì sia all’andata che al ritorno, quella che è rimasta più impressa è la gomitata in Ucraina ai danni di Srna, per la quale De Rossi fu squalificato dopo il ricorso del giudice sportivo e la prova tv. Soltanto un paio di mesi più tardi, a Bari, De Rossi inseguì il centrocampista biancorosso Bentivoglio che gli era andato via: il gomito andò su per una scena che già si era vista. Fu l’episodio che lo portò a dire «basta». Sì, basta con le gomitate…

La Roma ha perso il derby anche per il grave errore di Daniele De Rossi. Ha colpito al volto Mauri, un gesto imperdonabile, non il primo. Non è bastato il nobile gesto delle scuse rivolte personalmente a Mauri a fine partita nello spogliatoio della Lazio per lavare le sue colpe: l’azzurro ha lasciato la Roma in dieci nel momento cruciale della sfida Capitale. Fece bene Claudio Ranieri il 18 aprile 2010 a togliere Totti e De Rossi alla fine del primo tempo. Vinse il derby con quella mossa. I due romani sentono troppo la stracittadina. Ma mentre il capitano è riuscito a gestire l’adrenalina con il passare delle stagioni, De Rossi a 29 anni non è ancora capace di controllarsi.

Eppure Zeman lo aveva messo nelle migliori condizioni per affrontare la Lazio, riportandolo nel ruolo di centrale che predilige. Una decisione presa proprio nella partita più delicata, un esame che De Rossi ha fallito, al di là del gravissimo gesto che gli è costato l’espulsione. Ora Zeman potrà tornare a giocare con Tachtsidis centrale (…) e nessuno potrà più accusarlo di utilizzare De Rossi fuori ruolo.

Fonte: Corriere dello Sport

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