Prima il deludente Zeman, poi il manesco De Rossi, squalificato per tre giornate dal giudice sportivo. A Trigoria la settimana post-derby sara’ all’insegna dei colloqui. Per il tecnico sara’ conoscitivo, per il centrocampista motivazionale. A fare le domande i dirigenti, a dare le risposte i protagonisti di un campionato finora nettamente al di sotto delle aspettative che e’ riuscito a scontentare non solo la tifoseria, ma anche chi di calcio ne e’ praticamente digiuno.
Intanto e’ arrivata anche la tegola, peraltro attesa, della squalifica di De Rossi: tre giornate per il pugno al volto di Mauri durante il derby. Il presidente Pallotta, malgrado la delusione provocata dal cammino della sua Roma, non salira’ sul primo aereo per piombare nella Capitale e far sentire la voce del padrone. Gestire l’ennesimo momento delicato sara’ compito di Baldini e Sabatini, manager scelti proprio per occuparsi dell’ambito sportivo. Sabato, poi, arrivera’ dagli Usa anche l’ad Mark Pannes, per partecipare in prima persona ad una serie di incontri fissati in agenda da tempo
Tempo che la societa’ ha intenzione di concedere ancora a Zeman, nonostante il ko nel derby, la serie di sconfitte in rimonta, il gap sempre maggiore dall’alta classifica. I conti generali si faranno a fine stagione ma il boemo, che dopo il 3-2 rimediato dalla Lazio ha concesso alla squadra due giorni di riposo, si confrontera’ ancora una volta con Baldini e Sabatini (oggi presenti nel centro sportivo, mentre Fenucci era a Milano per l’assemblea di Lega) per fare il punto della situazione.
A preoccupare e’ soprattutto la labile tenuta mentale del gruppo giallorosso, lo scollamento tra tecnico e squadra, la paura di una crisi di rigetto totale da parte dei giocatori, non convinti da Zemanlandia. E tra questi, il numero uno e’ De Rossi. L’involuzione di ‘Capitan futuro’ e’ evidente, cosi’ come la difficolta’ a lavorare agli ordini del boemo. Ad aggravare la situazione, alimentando scenari di mercato col Psg in prima fila, e’ arrivata poi l’espulsione nel derby per il pugno rifilato a Mauri. Il gesto inconsulto ha avuto come primo effetto tre giornate di squalifica (la societa’ valutera’ domani un eventuale ricorso, ma la linea dovrebbe essere quella di accettare la sanzione inflitta dal giudice sportivo), ma arriveranno anche una multa, pesante, da parte del club, e una convocazione nell’ufficio di Baldini e Sabatini per spiegare i motivi del suo comportamento.
Il tutto senza contare che Prandelli, applicando il codice etico, lo ha escluso per l’amichevole che l’Italia giochera’ mercoledi’ a Parma contro la Francia (gara che saltera’ anche Osvaldo, rispedito a Trigoria dallo staff medico azzurro dopo aver riscontrato un edema alla caviglia destra dell’attaccante). ‘‘Non l’ho sentito, ma non ho timori su di lui in chiave Mondiali: anzi, questa punizione servira’ esattamente a quello, a non ripetere certi errori al Mondiale – ha dichiarato il ct – De Rossi e’ troppo tifoso, quando si carica delle responsabilita’ va fuori giri. Deve trovare equilibrio: ha firmato da poco un contratto importante e sara’ capitano a lungo”.
E in difesa di De Rossi si e’ schierato anche Balzaretti. ”Non deve essere lui il capro espiatorio, non e’ soltanto l’espulsione di Daniele ad aver causato la sconfitta nel derby – le parole del terzino – Lui e’ contentissimo di Roma, e’ un ragazzo che ha dimostrato coi fatti quanto tenga alla maglia, ha firmato un contratto e credo voglia rimanere. E’ uno dei nostri leader”. Con o senza De Rossi, comunque, la Roma potrebbe dover tornare in Sardegna per disputare la gara col Cagliari. La Corte di giustizia della Figc si ritrovera’ infatti martedi’ 20 novembre per discutere il ricorso dei sardi contro lo 0-3 a tavolino per i giallorossi deciso dal giudice sportivo.
Fonte: ansa