(G. Piacentini) – Prove tecniche di derby. Nell’allenamento di ieri pomeriggio — sotto gli occhi del d.g. Baldini, appena rientrato da New York dove nei giorni scorsi ha incontrato il presidente Pallotta, che non sarà presente domenica all’Olimpico ma ha risposto a così Lotito: «He is funny. È divertente » — Zdenek Zeman ha messo in campo la formazione che ogni probabilità affronterà la Lazio. Una formazione quasi obbligata in due reparti su tre. In attacco, vista la squalifica di Mattia Destro, confermato il tridente Lamela, Osvaldo e Totti. Anche in difesa i giochi sembrano fatti: in porta ci sarà Goicoechea al posto di Stekelenburg, non ancora pronto per allenarsi in campo. Sugli esterni toccherà a Piris e Balzaretti mentre al fianco di Marquinhos, come centrale, Burdisso sarà preferito a Castan, sempre titolare e mai sostituito prima della gara col Palermo saltata per infortunio.
Dubbi sono a centrocampo: Pjanic è stato schierato ancora una volta con le riserve, sono Bradley e Tachtsidis a giocarsi una maglia per giocare con Florenzi e De Rossi. Se il boemo opterà per Tachtsidis, Daniele prenderà posto sul centro destra, nel ruolo di intermedio che poco gradisce e nel quale non rende al massimo. Se invece la scelta ricadrà su Bradley, per De Rossi può spalancarsi l’opportunità di tornare in cabina di regia. Il boemo ci penserà fino all’ultimo. Ci ha pensato e ha detto no la Lazio a una proposta della Roma, quella di una conferenza congiunta di Zeman e Petkovic alla vigilia, da tenersi allo stadio Olimpico.