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DA ZERO A DIECI Top e flop della nostra Serie A

Da zero a dieci

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.

 

Pepe


VOTO 0 PRETI:

Il guardalinee di Juventus-Inter commette errori a ripetizione: prima convalida, dopo appena 18 secondi di gioco, il gol di Vidal imbeccato da Asamoah, in netta posizione di fuorigioco, poi non segnala il fallo di Lichtsteiner, reo di aver steso Palacio con un brutto intervento a gamba tesa (lo svizzero era per giunta già ammonito). Va bene errare, ma perseverare resta diabolico. La domanda è sempre la stessa: perchè le occasioni dubbie vanno sempre a favore della stessa squadra a strisce verticali? Se non in male fede, quantomeno incapace. 

 

Salvatore Aronica


VOTO 1 ARONICA:

Il terzo centrale del Napoli impicca la rincorsa al primo posto della squadra partenopea a tempo scaduto, con un retropassaggio avventato sul quale Sansone, trova il definitivo 1-1. Errore imperdonabile da parte del difensore che causa, due punti persi e il distacco di 4 lunghezze dal secondo posto (Inter), e 5 dalla vetta (Juventus).
11: l’impiccato. 

 

 

Petkovic


VOTO 2 PETKOVIC:

Ad una settimana dal derby, brutto schiaffo  in terra siciliana con un pesante 4-0, senza repliche. La squadra di Petkovic negli ultimi tre turni subisce due sconfitte ed un pareggio con un gol fatto e ben 7 subiti.  L’assenza di Klose, pesa troppo sulle spalle dei biancocelesti. La sicurezza di Petkovic, inizia a vacillare. Cassata. 

 

 

Ciro Ferrara


VOTO 3 SAMPDORIA:

Sesta sconfitta consecutiva per i blucerchiati, superati in casa da un Atalanta, scolastica. Non basta l’euro gol di Maresca, a salvare lo sorti di una squadra allo sbando e ormai pienamente invischiata nella lotta retrocessione. Ferrara ha le valigie pronte, e il secondo esonero in carriera sembra alle porte. Buon viaggio.

 

 

Gigi Delneri


VOTO 4 GENOA:

Il cambio di allenatore non sortisce effettivi  nell’altra squadra della lanterna. Per il grifone le sconfitte consecutive ora sono 3 e Delneri, non sembra ancora aver trovato le soluzione adatte per porre rimedio alla tragica situazione tattica, in cui verte la squadra rossoblu. Il problema maggiore, resta la produzione offensiva, visto che nelle ultime due apparizioni i gol realizziati sono pari a 0. Impalpabile.

 

 

Sebastian Giovinco


VOTO 5 GIOVINCO:

A certi livelli il fisico comincia a diventare un problema. Se a questo si aggiunge una psicologia non troppo salda, abbiamo il quadro di un giocatore mai decisivo su palcoscenici importanti. A lui si chiedeva, di far fare il salto di qualità all’attacco juventino, come fatto in passato da altri grandissimi numeri 10. Il confronto con il suo recente predecessore Sir Alex Del Piero, resta però impietoso. Formica. 

 

 

Gianluca Sansone


VOTO 6 TORINO:

La squadra di Ventura, strappa un importantissimo pari al San Paolo di Napoli. I granata, restano in partita fino a recupero inoltrato, ottenendo il gol del sospirato pareggio a tempo scaduto. La firma è quella di Sansone, alla prima marcatura in Serie A, dopo l’eccellente stagione in Serie B tra le fila del Sassuolo, culminata con 20 reti in 38 match. L’attaccante torinista si riabilita, dopo il rosso rimediato sette giorni fa contro il Parma, per una stupidissima simulazione. Undici punti, in undici partite: Media Salvezza.

 

Massimiliano Allegri


VOTO 7 ALLEGRI:

E’ la dimostrazione che l’integralismo tattico, dell’attuale campionato di Serie A, rappresenta solamente un grosso handicap. Come già successo, a Fiorentina, Inter, Catania e Lazio, il cambio di modulo permette alla squadra, di trovare finalmente la quadratura del cerchio. Il 4-2-3-1, mostrato con il Chievo, non solo frutta un rotondo 5-1 ma, permette di esaltare al massimo i pochi campioni rimasti in rosa (El Shaarawy su tutti). Rigenerato.

 

 

Maran


VOTO 8 MARAN:

Se non ci si mettono i giudici di linea, i rossoblu si confermano come ammazza grandi di lusso, tra le mura amiche. La guida di Maran, certifica come in terra catanese tutti gli allenatori chiamati, riescano a fare bene lavorando in un clima più che buono. Il tridente d’attacco tutto argentino, supportato da Francesco Lodi, è forse sprecato per queste latitudini, viste le carenze offensive, di compagini ben più importanti. Poker servito. 

 

 

Vincenzo Montella


VOTO 9 MONTELLA:

L’allenatore Viola ottiene una risposta importante, dopo aver ottenuto la prima vittoria esterna a Genova. Si chiedeva continuità, ad una squadra che fino a questo momento aveva ben impressionato e il 4-1 contro il Cagliari, è la conferma che i gigliati possono lottare per le massime posizione del nostro campionato. Firenze Viola. 

 

 

Stramaccioni


VOTO 10 STRAMACCIONI:

Sotto la guida tecnica del più giovane allenatore di Serie A, la squadra neroazzurra fa crollare, dopo 49 risultati utili consecutivi, l’imbattibilità della signora omicidi. Presentarsi allo Juventus Stadium con tre punte (Cassano, Milito, Palacio), non è stato sintomo di spensieratezza tattica come detto da Marotta, ma un chiaro segnale che il campionato non è finito. Che l’Inter è una squadra. E che per la lotta scudetto ci sarà da combattere. Campionato riaperto. 


 

 

Rocky e Apollo

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