(A.Pugliese) I bookmakers sono già certi che sarà l’anno dei fuochi giallorossi. I numeri, del resto, parlano chiaro. Nessuno segna quanto la Roma (26 gol, compresi i 3 virtuali di Cagliari), nessuno ha un attacco come quello giallorosso: 19 dei 23 gol reali, esattamente l’82,6% della produzione offensiva della squadra di Zdenek Zeman. Considerando le prime due stagioni zemaniane alla Roma e la squadra di Luis Enrique dello scorso anno, lo spread è tutto a favore del boemo.
Paragoni Nel primo anno di Zeman alla Roma, dopo 11 gare gli attaccanti segnarono 18 gol su 23 (78,3%, con 8 di Balbo, 5 di Totti, 3 di Paulo Sergio e 2 di Delvecchio), quello dopo 17 su 21 (81%, 6 reti per Totti e Delvecchio e 5 per Paulo Sergio). Lo scorso anno, con Luis Enrique, l’attacco fu anche meno prolifico: 9 gol su 15 (60%), con 5 reti di Osvaldo, 3 di Bojan e una di Lamela. Quest’anno, invece, è tutta un’altra musica. Totti, depresso dalla gestione asturiana, è tornato a splendere con 4 gol e tre assist vincenti («Lui, Baggio e Rivera sono il calcio», ha detto domenica sera Zeman). E mentre Osvaldo si è confermato più o meno sugli stessi standard (6 le reti attuali, una in più dello scorso anno) a fare la vera differenza è stata l’esplosione di Lamela, in questo primo scorcio di stagione a segno già in 7 occasioni (un gol a testa, invece, per Destro e Lopez). […]
Nervosismo L’unica nota sbiadita nell’attacco giallorosso finora è dunque Mattia Destro, espulso dopo il suo primo gol in giallorosso. «Sono contento si sia sbloccato, ha fatto un bel gol — dice Vincent Candela — Di certo, non se lo dimenticherà facilmente visto cosa è successo dopo». Già, del resto Mattia ieri era nervoso fin dall’inizio, quando Zeman ha comunicato la formazione. Destro si aspettava di giocare e il suo nervosismo è stato poi evidente in tutto: quando lo ha chiamato Zeman per entrare (senza quasi ascoltare i suoi suggerimenti), sui due gialli e su quella maglietta gettata per terra nel tunnel. Alla fine, negli spogliatoi, il nervosismo ha lasciato spazio alla mortificazione.[…]