(F. Dragonetti) – Quando c’era lei, i derby la Roma li vinceva. Ma Rosella Sensi ha sempre avuto un rapporto problematico con la stracittadina: mai allo stadio, per scaramanzia. Oggi, da «semplice tifosa» e assessore comunale, può parlarne con un pizzico di serenità: «Ma non chiedetemi pronostici, resto molto scaramantica, lo sapete — dice poco prima di ricevere il Premio Settecolli Giallorossi, ieri sera al White Club di via degli Avignonesi —. Ovviamente mi auguro che la Roma torni a battere la Lazio. In questo senso, mi fido molto di Zeman e delle scelte che farà. Mi piace la sua coerenza». E infine, piccolo spazio all’amarcord: «I derby che ricordo con più affetto? Due: il 3-3 del 1998 che doveva essere un 4-3 e naturalmente il 5-1 del 2002, davvero indimenticabile».
GAZZETTA DELLO SPORT La Sensi è ottimista “Mi fido di Zeman”
Ballottaggio Emidio Oddi, difensore della Roma negli anni Ottanta, guarda con attenzione alla Lazio: «Piena di campioni non ancora sbocciati». Gli fa eco Giovanni Cervone, altro premiato della serata. «Il risultato di domenica è aperto, attenzione alla Lazio che è una squadra compatta». Sulla Roma di Zeman, ancora in fase embrionale, dice: «La squadra ancora non lo segue, ma con il boemo devi credere ciecamente nelle sue idee». E infine, tra Stekelenburg e Goicoechea chi si prende Cervone? «L’olandese, più esperto. Ma l’uruguaiano mi ha sorpreso».