Mancano poco più di 24 ore alla stracittadina in programma domenica alle ore 15:00 allo stadio Olimpico. Il tecnico dei giallorossi è alle prese con le scelte da effettuare al fine di stabilire la migliore formazione anti Lazio. Il boemo durante la settimana di allenamento ha potuto valutare al meglio le condizioni dei suoi calciatori. Se in difesa ed in attacco l’allenatore romanista sembra avere le idee abbastanza chiare, almeno seguendo le indicazioni delle sedute settimanali che hanno evidenziato una linea difensiva composta da Piris e Balzaretti sugli esterni, mentre al centro la coppia testata più di frequente è stata Marquinhos, a questo punto certo del posto, al fianco di Nicolas Burdisso il quale dopo la prestazione di Palermo si lascia preferire ad un Castan reduce da qualche problemino,dopo la sventurata trasferta di Parma. La scelta dell’argentino si potrebbe spiegare con la necessità di avere in campo elementi di esperienza, consapevoli dell’importanza rappresentata dal match in questione, come appunto Burdisso, protagonista di diverse stracittadine in passato. Per quanto concerne l’attacco, le scelte sono quasi obbligate in quanto a causa dell’ingenua espulsione, Mattia Destro non sarà a disposizione, costringendo pertanto Zeman a schierare il tridente, fin ora titolare, composto da Erik Lamela, con Totti ed Osvaldo, non proprio al top della forma; i due anche oggi non si sono allenati ed è probabile che saltino anche la rifinitura, al fine di recuperare dai rispettivi acciacchi per essere certi di poter scendere in campo seppur non al meglio.
DUBBI A CENTROCAMPO – Tutt’altro discorso invece per il centrocampo che costituisce il grande punto interrogativo dell’undici di domenica. In settimana Zeman ha provato a mischiare le carte più volte, forse allo scopo di depistare gli avversari o per ricavare indicazioni utili alla scelta definitiva. Tatticamente il centrocampo di Roma-Palermo, formato da Tachtsidis vertice basso, con Florenzi e Bradley in qualità di intermedi, ha ben figurato ma è probabile che per questa partita il boemo decida di sacrificare le proprie idee, sconfessando i suoi principi di gioco in favore di un equilibrio maggiore, affidandosi a Daniele De Rossi, definito da Burdisso un uomo simbolo, calciatore abbastanza navigato ed abituato al tipo di pressione esercitata dal derby, a differenza dei tre giovani neo-acquisti giallorossi che al di la delle qualità tecniche, sono alla prima stracittadina in carriera. Difficile vedere Miralem Pjanic in campo domenica, almeno dall’inizio, poichè non è stato mai provato tra i titolari, mentre è assai più probabile la scelta di una linea mediana composta da De Rossi vertice basso, Bradley e l’irrinunciabile motorino Florenzi, unico sicuro del posto salvo imprevisti di varia sorta. Zeman ha sempre etichettato il derby come una partita identica alle altre con 3 punti in palio, però l’impressione suscitata dalle prove effettuate in settimana, è quella di un inversione di tendenza del tecnico praghese, consapevole dell’importanza della gara e della delicatezza del momento. L’evolversi dei rapporti tra lui, De Rossi, società ed ambiente, maturati in seguito ad una concatenazione di eventi, scelte ed incomprensioni, dinanzi ad una sfida con la Lazio sembrano destinate ad essere messe in secondo piano per cui è altamente probabile che il centrocampista nato ad Ostia possa scendere in campo e guidare la linea mediana giallorossa nella porzione di campo nevralgica, dove molto spesso si stabilisce chi conseguirà la vittoria. Ultimo dubbio in porta dove sembra essere in vantaggio Goicoechea in quanto anche oggi Stekelenburg ha svolto un lavoro differenziato, non venendo convocato neanche dalla sua nazionale per l’amichevole di mercoledi tra Olanda e Germania.
A cura di Danilo Sancamillo