Forse non saranno le squadre più blasonate del calcio italiano, ma di certo Roma è Lazio e la loro incredibile rivalità sono stati al centro di moltissimi film. Tutti intenti a riprendere quella passione senza precedenti dei tifosi delle due acerrime rivali. Da “i Mostri” di Dino Risi con un Vittorio Gassman che tra gli spalti della tifoseria romanista si lancia in uno degli urli più affascinati del cinema italiano. “Forza Roma, forza lupi” si sentirono in ogni dove, ma non solo Gassman. Come dimenticare lo straordinario e compianto Alberto Sordi ne “il Marito”, che per convincere la moglie ad andare a vedere la partita gli ricorda come il suo primo vagito alla nascita fu proprio “Forza Roma”. Dall’altra parte in casa biancoceleste è impedibile la scena di Cristian De Sica travestito da Aquila “in Tifosi” che si dimena tra gli spalti laziali. Ma chi in onore di parcondicio si è superato è Pippo Franco in “Il tifoso, l’arbitro e il calciatore” dove per poter assecondare la passione del padre romanista sfegatato e quella del suocero laziale incallito, si presta a funambolici travestimenti ora in un tifoso romanista ora in quello laziale. Una catena di sketch che raccontano la grande rivalità della capitale, in una chiave di lettura sana e ricca di sfottò. Dalla tazzina del caffè con i colori della Roma tra le mani di un laziale costretto a baciarla, alla carta igienica giallo rossa per irridere i romanisti. Insomma, grande derby, grande Capitale tra la passione e l’ironia romanesca.