(CURVA SUD/P. Liguori) – Un uomo nel mirino: Zeman il parafulmine, Zeman il capro espiatorio. Zeman solo contro tutti. Abbiamo sentito la musica dello scaricabarile, ma non siamo allocchi.Noi non veniamo dalla famosa montagna del sapone, siamo tifosi della Roma, pronti a soffrire perfino capaci di andare a Parma a bere acqua e veleno. Ma abbiamo lo stesso sentimento del nostro Capitano, uno che insulti e cattiverie ne ha raccolti a tonnellate. E la canzone dei vigliacchi non ci piace. Non ci convince.
La Roma ha certamente molti gravi problemi, vogliamo ricordarlo? La società non si capisce a chi faccia capo. Sono proprietari gli americani, ma forse più la banca Unicredit. E i presidenti? Appaiono e scompaiono da Boston. Ombre americane invece che ombre cinesi. Baldini e Sabatini sono sovrapposti tra loro e hanno sempre un allenatore di schermo. Per dire, 7 su 11 acquisti dello scorso anno non sono più della Roma. Erano approvati dal povero Lucho, come quelli di quest’anno da Zeman. E lasciamo stare il tormentone Montella. Insomma, Zeman sembra l’ultimo problema, una certezza in tanta confusione. Almeno lo conosciamo bene come uomo.
Totti ha parlato dei giocatori e vuol dire che li qualche problema c’è. Per esempio, abbiamo sentito la rifrittura dei presunti problemi di De Rossi, ma Daniele a Parma ha giocato centrale come vuole lui. E molto male, come tanti altri. Si parla sempre tanto della difesa, ma il problema più grande è il centrocampo. In difesa sono giovani e confusi. Al centro, giocatori anche buonissimi non vanno. Giocano sotto il minimo.
E davanti è colpa di Zeman se Totti, Osvaldo e Lamela segnano a raffica? Speriamo davvero che con il Palermo entri anche Destro nel gioco del gol. Con queste premesse, stasera più del risultato sarà importante non perdere l’onore, non soltanto in campo. Giornalisti, commentatori, esperti continuino a dire ciò che vogliono: non hanno mai risolto un vero problema della Roma. Che stasera l’Olimpico ci sia amico e faccia dimenticare le paludi di Parma.