(F.Bovaio) – Uno a zero. Il punteggio di quella che nel calcio, per antica abitudine, viene normalmente definita “la vittoria con il minimo scarto”, oppure “il massimo risultato con il minimo sforzo”. Giochi di parole da giornalisti che molto spesso sono serviti a raccontare vittorie striminzite della Juventus del Trap o del Milan di Capello e che poche volte, al contrario, sono stati adoperati per le squadre di Zeman, di solito abituate a segnare con medie ben superiori al gol a partita. Tanto per restare ai suoi campionati in A, infatti, basta ricordare che con il Foggia 1991- 92 chiuse con una media gol a gara di 1,70, con il Foggia 1992-93 con 1,14, con il Foggia 1993- 94 con 1,35, con la Lazio 1994-95 addirittura con 2,02, con la Lazio 1995-96 con 1,94, con la Roma 1997-98 con 1,97, con la Roma 1998-99 ancora con 2,02 (eguagliando così il suo record di marcature stagionali pari a 69 reti in 34 partite) e con il Lecce 2004-05 con 1,73. Anche la sua Roma di quest’anno sta viaggiando ad una media reti di 1,84 a gara. Ecco perché, scrivevamo all’inizio, la vittoria per 1- 0 di una squadra di Zeman è solo un’eccezione alla regola. […]
Le precedenti tre risalgono tutte a quei due tornei di fine anni novanta nei quali il boemo cominciò a farsi amare dalla maggior parte dei tifosi giallorossi. La prima arrivò in Atalanta-Roma del 5 aprile 1998 con una rete di Di Francesco dopo appena due minuti di gioco. […]
Nel torneo seguente la sua Roma ricominciò a macinare gol a grappoli e senza i molti torti arbitrali subiti avrebbe sicuramente conquistato un posto più in alto in classifica del quinto a pari merito con Juve e Udinese con il quale chiuse la stagione. In quel torneo vinse due partite per 1-0, anch’esse all’Olimpico. La prima il 27 febbraio 1999 contro il Milan con un gol di Paulo Sergio (23ma giornata); la seconda il 25 aprile contro il Parma con una rete di Totti (30ma giornata). […]