(D.Galli) Lo dicono anche i numeri. Quelli della Lega di Serie A. Nella partita con il Pescara, Marquinhos ha recuperato 24 palloni contro i 21 di Castan. Il centrale brasiliano è onnipresente, è una garanzia, è un dieci e lode che cammina. Anzi, che corre. È la certificazione che per essere dei grandi colpi di mercato non serve avere 30 anni. Ne bastano 18 ben portati. La scorsa settimana i paragoni si sono sprecati. Questa settimana pure. Che giochi contro il Torino o contro il Pescara, non fa differenza. I numeri rivelano, anzi, che Marquinhos sta crescendo partita dopo partita, minuto dopo minuto.
Contro il Torino aveva recuperato 18 palle, contro le 24 di Castan. Ora il leader della difesa, statistiche alle mano, è questo giovanotto per il quale la Roma ha versato nelle casse del Corinthians, complessivamente, 4 milioni e mezzo di euro. Se le promesse vengono mantenute, chiudete gli occhi e immaginate quale gigante della difesa la Roma si ritroverà tra un paio d’anni, quando di anni Marquinhos ne avrà solo 20. Solo 20. Marcos sfoggia talento sul quale lavora quotidianamente. A Trigoria raccontano che sia talmente preso dagli allenamenti da non avere ancora trovato il tempo per prendere la patente. A fargli da autista ci pensa il padre, che vive con lui e con la fidanzata di Marquinhos in un appartamento in affitto all’Eur. Per diventare un campione, o per esserlo nella Roma, occorre una vita tranquilla. Marquinhos passa spesso i suoi pomeriggi ad Euroma 2. La sera, il massimo del divertimento è una cena in un famoso ristorante di Monteverde. Assieme all’inseparabile Dodò, ama tuffarsi in piatti a base di cucina romanesca.
Nella Roma ha anche un altro grande amico. È il compagno di reparto Castan. Non a caso, dopo la vittoria dell’Adriatico ha retwittato un messaggio di Leandro, che dedicava il successo al figlio che sta per vedere la luce. Splende Marquinhos, splende la Roma. Secondo i dati della Lega, la forza della squadra è stato il centrocampo. In testa alla classifica dei passaggi riusciti c’è Pjanic (65). Segue con 64 Piris. Al terzo posto compare uno che non t’aspetteresti: Balzaretti, con 61 passaggi riusciti. Federico non sarà ficcante come a inizio campionato, non sarà il miglior Balzaretti di sempre e da lui ci aspetta certamente di più sulle discese a fondo campo. Ma, sempre stando a questi numeri, almeno non commette errori particolari. Le statistiche incoronano poi il Re dei Re. Totti è in testa per i tiri verso la porta (6), davanti a Destro (5), Bradley e Marquinhos (2). Osvaldo è alle loro spalle, con un’unica conclusione. Per il bomber italo-argentino è stata una domenica no, di quelle da dimenticare. A Siena non saranno ammessi passaggi a vuoto. Se non altro perché il Siena, ultimo in classifica solo perché sconta 6 punti di penalizzazione, non è affatto il Pescara.