(T. Carmellini) – E sei! I punti che la Roma ha conquistato nelle ultime due partite, percorso netto dopo la riunione nello spogliatoio che aveva messo in preventivo 9 punti nelle 3 gare con Torino, Pescara e Siena.
Certo, i tre arrivati ieri dall’Adriatico fanno bene solo alla classifica: per il resto è stato un passo indietro. Insolito vedere una squadra di Zemanvincere una partita senza giocare un bel calcio (ma si può fare eh… in molti lo fanno) e l’assenza di De Rossi e Lamela non può essere un alibi per un gruppo che ha «spinto» cinque minuti e dopo essere andato in vantaggio, si è seduto. Dei famigerati schemi zemaniani a Pescara s’è visto poco e la festa c’è stata solo all’inizio per il ritorno in Patria del profeta accolto dagli abruzzesi come fosse il Messia. Di tutt’altro umore la piazza romana, sempre esigentissima, che mette in tasca i tre punti ma apre di nuovo il dibattito sulla qualità del progetto proposto dal boemo.
Le parole cambiano poco, aumentano la tensione e tengono sulla corda i protagonisti: forse anche giustamente. Ma una cosa è certa: contro il Siena domenica prossima servirà molto più di quanto ieri la Roma ha fatto vedere a Pescara.