(S. De Iaco) – Tanta aspettativa da parte dei tifosi e mille dubbi sulla formazione che scenderà in campo all’Olimpico. Soprattutto per chi sarà tra i pali. Michael Konsel un’idea ce l’ha. Goicoechea o Stekelenburg? «Ho visto l’uruguaiano per la prima volta col Palermo. Mi sembra concentrato, attivo tra i pali. Lo vedo simile a me, e Zeman mi vedeva perfetto per il suo gioco. Ma il derby è una partita delicata, ci vuole esperienza e fortuna. Se giocasse contro la Lazio si potrebbe capire qualcosa in più. Io sarei contento se la Roma trovasse il portiere giusto».
Quindi Stekelenburg? «È strano. Ha grandi qualità ma deve farle vedere. Non so qual è il suo problema, se lavorassi con lui lo saprei. Magari potrei fare qualcosa…».
Un suo ritorno a Trigoria? «Ci sono stato la scorsa settimana, ma ancora non c’è nulla. Sono stato con Baldini, abbiamo solo parlato della situazione della Roma. Io sono a disposizione, conosco Zeman e il suo modo di giocare. Mi piace questa società e l’idea di far parte di questo staff. Chissà, nel calcio tutto è possibile».
Intanto può dire che derby sarà? «La Roma è in buona forma. Contro il Palermo ho visto una squadra in salute, un bel gioco. Aver vinto quella partita è stato fondamentale per l’umore dei ragazzi. E poi la Roma ha Totti. Nonostante l’età è in ottima condizione, può fare la differenza. La Lazio non ha un giocatore come lui».
Secondo Zeman il derby è una partita come un’altra. Lei cosa ne pensa? «Non è mai una partita come le altre, è speciale e importante. Per l’allenatore è più facile, ma per i giocatori è più forte l’impatto».
Essere romanisti può incidere sulle prestazioni? «In meglio. Io non sono romano, ma mi sentivo romano. Per me Roma è una seconda casa e sentire i tifosi dietro mi dava una carica pazzesca».
Lei come viveva i derby? «Mi è piaciuto tantissimo giocare i derby. Scendevo in campo per i tifosi e per loro è la partita più importante. Mi veniva la pelle d’oca quando entravo. Questo porta molta più pressione».
Cosa pensa dell’attuale Roma? «Nessun problema, ma ci vuole pazienza. Se prende forma il gioco di Zeman, è una grande squadra. L’idea del mister funziona, l’ha dimostrato contro il Palermo».
Idea difficile da mettere in pratica. «Assolutamente no. Per me è stato facilissimo, lui voleva che io facessi quello che per me era ideale. Basta fare quello che dice lui, all’inizio fatichi poi viene naturale: come i risultati».
Com’era Zeman negli spogliatoi? «Paterno, ci potevi contare».
Chi l’ha colpita di più dei nuovi? «Lamela ha molto talento. Già si vedono le sue grandi potenzialità, in futuro può essere un fuoriclasse».
De Rossi, è incedibile? «È fortissimo e lo dimostra sempre».
Come finirà questo derby? «Dico solo che la Roma è una grande squadra. E poi, ripeto, noi abbiamo Totti. Loro no».