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IL TEMPO Lady Mezzaroma: «Il calcio alle donne. La Roma è composta da grandi campioni. Destro? Sono felice per lui»

Valentina Mezzaroma

(A. Serafini) – Vice presidente del Siena e da pochi giorni anche fresca diplomata nel corso da direttore sportivo di Coverciano. Valentina Mezzaroma, sorella del numero uno Massimo, spicca nel maschilismo del mondo calcio, raccontando idee e progetti futuri a pochi giorni dalla sfida dei suoi ragazzi contro la Roma di Zeman.

Direttore sportivo, la prima donna in assoluto a questi livelli.
«Probabilmente sì e la cosa mi rende estremamente orgogliosa. Anche se per il momento penso soltanto a fare il dirigente».

Segue il calcio a 360°?
«Sono un’appassionata vera di quello inglese. Il modello anglosassone è unico: Arsenal e Manchester United sono le squadre che mi affascinano di più».

Vuole rubare il posto al «suo» ds Antonelli?
«Non ci penso proprio, cercherò di affiancarlo nel prossimo mercato di gennaio per aumentare la mia esperienza e forse anche la vostra».

A che si riferisce?
«All’intuito femminile che voi non avete, ma che può sempre rivelarsi utile». Così le quote rosa aumentano. «Sì perché la differenza di sesso nel calcio non conta nulla».

L’esperienza alla Roma di Rosella Sensi lo dimostra?
«Non l’ho mai conosciuta, ci siamo salutate soltanto una volta. È difficile commentare le cose altrui se non le vivi dall’interno».

Però il calcio è un mondo maschile.
«Vero, però non credo che le donne, compresa Rosella Sensi, abbiano mai trovato impedimenti in tal senso. Soprattutto quando sei alla guida di un club così importante».

E domenica c’è proprio la Roma.
«Quella giallorossa è una squadra (sospira…) composta da grandi campioni, lo sappiamo bene. Hanno individualità importanti».

A partire proprio da qualcuno che conosce bene.
«Sapevo che mi avrebbe chiesto di Destro, mi ha soltanto anticipato. Mattia rimane nel mio cuore, lo guardo e sono felice per lui»..

Anche se finora non ha trovato molto spazio.
«È stato pagato una cifra importante, ma la vale tutta. Diventerà un top player, ne sono certa e presto lo dimostrerà anche a Roma. Se potessi lo riprenderei subito».

Domenica chi toglierebbe alla Roma?
«Sicuramente Osvaldo perché è un grande attaccante, ma mi piacerebbe molto Florenzi. È un ragazzo che mi ha stupito anche nel modo di relazionarsi fuori dal campo».

E Totti?
«Se si potesse, bisognerebbe clonarlo e darne uno ad ogni squadra».

Da lei a suo fratello passando per Cosmi, c’è tanto amore per Roma in questo Siena.
«Non sono ipocrita: sono nata nella capitale e le simpatie da bambina ti rimangono, anche se adesso l’unica priorità è la mia squadra».

Però non sarà una partita come tutte le altre.
«La Roma non ha bisogno di salvarsi, noi sì. Domenica sarà un’impresa fermarli e Cosmi lo sa bene».

A proposito di allenatori, lei prenderebbe mai Zeman nella sua squadra?
«Domanda difficile. Non lo conosco bene. Diciamo che per il mio carattere, sono predisposta per allenatori più passionali».

Per esempio?
«Conte, Sannino e Cosmi sono tecnici più attivi».

Un giudizio sulla nuova dirigenza giallorossa.
«Mi sembra che ci sono stati investimenti importanti e una grande campagna acquisti».

Ha conosciuto Sabatini?
«Sì, a Coverciano insieme a Baldini hanno tenuto una lezione molto interessante. Da osservatrice esterna mi sembrano validi professionisti».

È favorevole all’ingresso di investitori stranieri nel calcio italiano?
«Perché no, vista la crisi sono aperta verso chi si affaccia al nuovo mercato. Se mi chiamassero, qualche aiuto lo prenderei anche io».

Il suo sogno?
«Un piccolo Emirates Stadium al centro di Siena».

Cosa non semplicissima in Italia.
«Il rammarico generale è quello di scontrarsi spesso con una burocrazia che dilata nettamente i tempi. Forse dovremmo essere più duri e solerti anche noi presidenti».

Lei è pronta a farlo?
«Io non mollo mai, le mia unica debolezza è quella di soffrire ogni domenica sperando nella salvezza del Siena».

Ora quindi è il momento del pronostico.
«Dico un pareggio (ride), ma con tre punti a tutti e due».


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