(T. Carmellini) – Inizia con i fischi dell’Olimpico alla lettura della formazione all’indirizzo di Zeman e del suo pupillo Tachtsidis, finisce con gli applausi per una Roma che vince, gioca e diverte i trentamila giallorossi che hanno sfidato la pioggia capitolina per esserci. Un successo che vale il sesto posto in classifica a due punti dalla Lazio con il derby alle porte.
Un bel segnale di risveglio proprio invista della stracittadina in programma domenica prossima, per una squadra che gioca finalmente il calcio preteso da Zeman: e lo fa per più diunquarto d’ora. La direzione sembra essere quella giusta, anche se probabilmente il Palermo (chenon vince in trasferta dallo scorso marzo) non èuntestprobante.Ma è la facilità di questo successo che fa ben sperare, così come le «poche » distrazioni concesse stavolta dai giallorossi, quasi mai inaffanno in difesa sugli sterili attacchi degli avversari. Agli uomini di Zeman bastano undici minuti per mettere la partita dalla loro parte. Ci pensa, nemmeno a dirlo, capitan Totti a sbloccare il risultato al termine di un’azione innescata dall’ottimo Lamela (ancora in crescita) e ben concretizzata da Piris (quarto assist: altro giocatore che sta riscattando un avvio in sordina). Il paraguaiano mette dentro per Totti che due volte di testa viola la porta siciliana: 1-0 e gol numero 219 in serie A.
In campo c’è soltanto la Roma che rischia solo su un angolo «maligno» calciato da Miccoli. Per il resto è una serata tranquilla lì dietro. In mezzo al campo finalmente si vede il Tachtsidis voluto da Zeman e la Roma gira che è una meraviglia complice anche un Bradley molto concreto, il dinamismo di Florenzi (è l’unico che si butta sempre dentro anche senza palla) e un Lamela pazzesco e sempre presente nelle azioni migliori della Roma. Osvaldo, che sembra un po’ assopito, si illumina a tratti ma quando serve si fa trovare pronto. Avviene poco dopo la mezz’ora quando un harakiri difensivo Ujkani-Munoz gli lascia sui piedi la palla del 2-0 che l’italo-argentino non sbaglia. Doppio vantaggio che fa male al Palermo che scompare ancora di più dal campo e concede alla Roma di poter giocare il suo calcio: sono quindici minuti di spettacolo che non si concretizza nel terzo gol giallorosso solo per mancanza di cinismonegli ultimimetri. Ma il pubblico applaude lo show giallorosso. Da cineteca il destro al volo di Totti (assist di Osvaldo) che non trova però la porta avversaria solo per sfortuna.
Prima dell’intervallo ci prova ancora, due volte, Lamela, poi Osvaldo e la Roma rischia su un rovesciamento di fronte, ma Goicoechea è bravo a chiudere in angolo.La ripresa non cambia la dinamica della gara ed è un monologo giallorosso con Zeman «beccato» più volte ad applaudire i suoi: incredbile ma vero. Così per far cassa la Roma deve solo aspettare il passare dei minuti. 3-0 targato ancora Lamela (settimo gol con la maglia giallorossa: in rete da cinque partite consecutive), prima della girandola di cambi finale. Entra Destro per Totti (ancora una volta migliore in campo) e il giovane attaccante azzurro trova il tempo per siglare il gol del 4-0 e farsi espellere, ingenuamente, per doppio giallo: un dettaglio (che gli costerà però il primo derby di Roma), così come il gol di Ilicic che sporca una serata altrimenti perfetta. Non male a una settimana dal derby: una partita come le altre solo per Zeman. Ma sarà vero!?