(T.Carmellini) All’Olimpico stasera è vietato sbagliare. Serve un segnale dopo il derby perso in quel modo, dopo la settimana di polemiche alimentate da vecchi rancori, dal livore dei soliti gufi ridotti a cinguettare come canarini malauguranti nella speranza che la Romainciampi di nuovo. È il «vecchio» vento che continua a soffiar contro, che cerca sempre di mettere il bastone tra le ruote, che sguazza nelle disgrazie altrui e manda in giro bufale come fossero certezze: poi regolarmente smentite. Ma serve soprattutto un segnale di ripresa comune, un’iniezione di fiducia dopo le parole spese a porte chiuse e le dichiarazioni d’intenti di un gruppo che sembra crederci ancora. Contro il Torino la Roma non può sbagliare anche considerando i risultati della tredicesima giornata con tutte e o quasi le squadre impegnate per il vertice che sembrano aspettare i giallorossi. E serve anche mostrare quanto appeal può avere questo marchio, visto che in tribuna ci saranno i vertici di un gruppo (la Volkswagen) che potrebbero decidere di investire molto nel futuro della società giallorossa. L’obiettivo è chiaro, quello di potersi fregiare del prestigioso marchio sulla maglia già a partire dal prossimo anno (l’accordo con Wind è in scadenza a fine campionato), far diventare la «doppia V» il main sponsor della Roma. Un altro passo verso quella crescita societaria, costante (l’annuncio dell’area per il nuovo stadio è in arrivo), che continua però a non andare a braccetto con i successi sul campo: troppe cinque sconfitte in undici partite e su questo aspetto la Roma, Zeman in testa, non ha alibi. Il gruppo vuole nove punti nelle prossime tre gare per tornare a sognare in grande: giusto, ma sarebbe già un bel passo in avanti vincere stasera contro il Torino. Per niente facile!