Nuovo appuntamento con un rubrica firmata Gazzetta Giallorossa. Questa volta dedichiamo la nostra attenzione alle dichiarazioni più o meno azzeccate dei “nostri” dirigenti, spesso in difficoltà nel gestire le situazioni come la Roma sul campo. La puntata odierna è incentrata sulle parole rilasciate da Franco Baldini alla nuova trasmissione di Rai Sport “Novanta Minuti“.
“Mi chiedo quante volte si diceva che una proprietà poteva intromettersi in modo eccessivo. Qui la società c’è, è ben definita e non ha il difetto di essere qui tutti i giorni. C’è ma in modo equilibrato, ci sentiamo tutti i giorni. Hanno il torto di aver dato la possibilità di gestire a noi dirigenti. Poi ci sarà il tempo da parte loro di vedere se questo metodo è funzionante e a quel punto faranno il punto e tireranno le somme. Quando James ha preso i Boston Celtics ha lasciato lavorare i suoi dirigenti. Il primo anno della loro gestione è stato il peggiore della storia del club, ma poi in quattro anni hanno vinto tutto. Il tempo trascorso dal nostro Presidente a Trigoria è simile a quello dedicato da Berlusconi al Milan”.
Possibile che si riesca a reinventare il modo di fare calcio in Italia, ma fino a questo punto, da che mondo e mondo, la presenza del Presidente all’interno dello spogliatoio è sempre stato un quid in più per qualsiasi squadra e non un handicap da cambiare a tutti i costi. E aggiungiamo che se Pallotta avesse trasferito al club la metà di quello che riesce a fare Berlusconi con i rossoneri (vedi la reazione di Napoli), navigheremmo in acque migliori. E aggiungiamo…
“Quando uno fa una vita complicata come la mia non può essere felicissimo (risata, n.d.r.). Ho preso un impegno e ci metterò tutte le forze, finché ne ho”.
Per ricoprire il ruolo di dg (o per meglio dire di presidente in pectore) si deve essere felici e convinti al 100%, cosa che Baldini continua a non mostrare, anzi conferma con ogni affermazione i dubbi sollevati nella sua conferenza di presentazione nell’ottobre di un anno fa. Da queste parti non si chiedono favori a nessuno, o si ha entusiasmo o è meglio lasciar perdere definitivamente, altrimenti si fa il male della Roma.
A cura di Rocky & Apollo