G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

LA REPUBBLICA Raid a Campo de’ Fiori, quel patto tra ultrà nemici

Campo dei Fiori

(La Repubblica) – «L’antisemitismo nel blitz di Campo de’ Fiori non c’entra niente». È costretto a ripetersi l’avvocato Lorenzo Contucci, ma ora dalla sua ha la mancata contestazione dell’aggravante razziale da parte del pm Stefano Pesci. Al suo cliente Francesco Ianari e all’altro arrestato, Mauro Pinnelli, i tifosi romanisti che saranno ascoltati questa mattina a Regina Coeli davanti al gip Antonella Capri, sono stati contestati i soli reati di lesioni e danneggiamenti. Escluso, per ora, il tentato omicidio. «Ianari frequenta lo stadio, ma non fa parte del gruppo Offensiva Ultras — sottolinea il legale — e non fa parte di movimenti politici». Classe ‘87, lavora come ambulante nel mercato di via Sannio. Nel suo curriculum, nel 2006, spunta un Daspo, poi revocato: decise di festeggiare la vittoria mondiale degli azzurri in Italia-Ucraina rovesciando, in compagnia di altri tifosi, la macchina dei carabinieri in servizio in via del Plebiscito. L’avvocato Contucci, poi, torna sul raid: «È una questione di tifo. Inutile cercare una motivazione politica».

Quindi, il legale offre la sua lettura del blitz ultrà: «È semplice: ogni volta che una squadra inglese arriva in Italia, i media usano il termine hooligan. Questo fa crescere la voglia di confronto nei più giovani. Così, alla fine i partecipanti al raid hanno ottenuto il loro risultato con quel titolo sul Times: “Roma è la città più pericolosa d’Europa”. Questi incontri tra tifoserie solitamente avversarie — continua l’avvocato — ci sono sempre stati. Negli anni ‘80 quelle di Chelsea e West Ham si univano contro il Manchester United». E, per mostrare meglio i muscoli al resto del mondo ultrà, i tifosi romanisti si potrebbero essere gemellati per una sera con i cugini laziali, un’ipotesi su cui sono al lavoro la Digos e gli agenti del commissariato Trevi-Cam- po Marzio. La polizia, che la notte del raid aveva identificato 15 persone, sta controllando i tabulati telefonici dei due arrestati: sms, chiamate e mail. Una volta avvistati i tifosi inglesi, sarebbero stati sufficienti pochi minuti per radunare gli altri aggressori. Volti noti delle curve romane, quelli che gli inquirenti sperano di riconoscere nelle riprese delle telecamere di sorveglianza.

Oltre alle registrazioni, al vaglio delle forze dell’ordine ci sono anche i racconti di chi ha visto e, soprattutto, subito l’attacco ultrà. Tra loro anche Ashley Mills, l’operaio dell’Essex ricoverato all’ospedale San Camillo. Intervistato dall’Evening Standard, ha raccontato la sua notte da incubo: «Ci stavamo divertendo. Poi l’atmosfera è cambiata velocemente. Siamo stati circondati all’improvviso». Poi, un black-out dei ricordi da cui spunta un solo nome. Alberto Di Giovanni: 19 anni, studente di Giurisprudenza e un corso di primo soccorso appena frequentato. Sarebbe stato lui a salvare la vita a Mills, tamponando la ferita, prima dell’arrivo dell’ambulanza e delle due operazioni all’arteria inguinale. Intanto, il Drunken Ship, il pub teatro del raid, ha riaperto: in attesa della perizia per il calcolo dei danni, i gestori hanno sporto denuncia contro ignoti per atti vandalici.

 

Top