(F. Ferrazza) – Prova a ripartire la Roma, aggrappandosi alle certezze (poche) che questa parte iniziale di campionato ha regalato. Una di queste è inevitabilmente rappresentata dai gol di Erik Lamela, giocatore ritrovato e attaccante insostituibile. Otto gol, in undici presenze, per il giovane argentino e prestazioni convincenti, anche se assorbite dalla mancanza di vittorie della squadra allenata da Zeman. Anche il bel momento di Lamela rischia quindi di passare inosservato o, quantomeno, di ritrovarsi in ombra rispetto quello che la tifoseria si sarebbe aspettata in quest’annata. Il tecnico boemo continua a elogiare pubblicamente l’attaccante, indicato come uno dei punti fermi, insieme a Osvaldo e Totti, mentre invece tutto intorno è in discussione. Ben sette le rimonte subite su 11 gare, per una media di una e mezzo ogni due partite: dato allarmante, che rende piuttosto bene l’idea di come la Roma non riesca a gestire le gare. Questione di testa, soprattutto, e di intensità da mantenere sempre allo stesso livello, senza troppa differenza tra gli impegni a casa e quelli fuori.
Sarà ancora più complicato lunedì prossimo contro il Torino, all’interno di un Olimpico che si presenterà in piena contestazione dopo la delusione vissuta al derby. In tale prospettiva, le buone notizie arrivano da Osvaldo,
che sembra aver recuperato il problema alla caviglia che l’ha costretto a rinunciare alla Nazionale. Da capire se riuscirà a lavorare con continuità in questa settimana, altrimenti potrebbe essere riproposto Destro, lentamente scivolato nel dimenticatoio. Continua a non allenarsi, invece, Stekelenburg, con Goicoechea che, reduce dall’errore commesso contro la Lazio, sarà nuovamente titolare.