Nuovo appuntamento con la rubrica di GazzettaGialloRossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:
“La Roma è una squadra ancora convalescente che ha concesso poco, ha sbagliato troppo sotto porta, ma ha battuto una delle compagini più toste del campionato. E’ stata fortunata negli episodi, il rigore non lo avrei mai dato: se Marquinho cade prima, è più credibile. Il Torino ha giocato bene, è stato tosto e ha anche abbozzato delle ripartenze. La Roma invece piano piano sta diventando una squadra, anche se non credo meno zemaniana. Bradley? Ha dato molto equilibrio. Non ha avuto dei tocchi geniali, ma ha dato un grande aiuto alla fase difensiva. Meglio di De Rossi? No, non è possibile. Daniele è un giocatore di livello mondiale. Pjanic? Bravo, mi è piaciuto tanto, è un giocatore di un grande livello tecnico. Destro? Deve capire che è un investimento importante. Troverà il suo tempo, ieri mi è piaciuto tanto: è entrato molto deciso e determinato. Osvaldo? Di riffa o di raffa, alla fine fa sempre qualcosa di importante. I cambi di Zeman? Non c’è bisogno di fare dietrologie: il mister ha visto Totti stanco e lo ha tolto. Pescara? C’è una bella rivalità, in più c’è stato il cambio con un allenatore, molto tosto e fiero laziale che avrà qualche motivazione in più, visto che è stato anche un grande allievo di Zeman. Mi aspetto una partita tostissima, come sarà anche quella con il Siena. Ieri in tribuna c’era un Cosmi un po sconsolato. Ci credo, tutti gli osservatori sanno che la Roma è la squadra più attrezzata tecnicamente e che è una specie di bomba che può esplodere da un momento all’altro. Capello ha parlato di terzo posto: è vero, ci sono squadre con più esperienza, ma nessuna con il tasso tecnico della Roma. Marquinhos? Per il momento fa vedere grandi cose, ma io mi aspetto qualcosa di simile anche da Dodo, anzi sopratutto da lui”.