Tante ottime partite, pochi gol ma davvero significativi per Marco Cassetti. Il trentacinquenne terzino destro, oggi in forza al Watford in prestito dall’Udinese, realizzò il gol decisivo nel derby vinto per 1-0 dalla Roma il 6 dicembre del 2009. Questo il suo giudizio sulla stracittadina di domenica pomeriggio e sul momento che sta vivendo la squadra giallorossa:
Un derby è meglio per un romano o per uno che non lo è?
Sicuramente ragazzi come Francesco o Daniele, e adesso Florenzi, la vivono in maniera differente. Però te la trasmettono anche a te che non sei romano. Io il primo derby che ho vissuto, sei anni fa, ricordo che Daniele aveva una faccia molto tesa, forse perché era ancora tanto giovane. Chi non è nato a Roma inizia a sentire la tensione dopo qualche anno.
Un ricordo sul derby?
Questa partita la percepisci nella settimana della vigilia perché per strada la gente te lo ricorda. Il tragitto in pullman da Trigoria all’Olimpico è diverso dalle altre partite. Te ne accorgi guardando dal finestrino. Io sarei voluto restare a giocare alla Roma, tanto è che ci tornerò a vivere.
Differenze tra il calcio italiano e quello inglese? E due parole su Zeman…
Qui è molto più fisico, non ci sono pause. Aumenta il tempo effettivo. E’ meno tattico rispetto a quello italiano, anche se io gioco in serie B. Zeman? Il suo gioco è prettamente offensivo. Una volta che la squadra riuscirà a mettere in pratica gli automatismi che provano in settimana, vedrete che la Roma sarà molto propositiva. L’unico problema è che le partite anche se in vantaggio, con lui non sono mai al sicuro.
Cosa chiede Zeman al terzino destro?
Durante tutta la settimana gli esterni ripetono continuamente le stesse situazioni di gioco, gli stessi movimenti, le verticalizzazione. L’appoggio sul centrocampista mediano o alla punta e riproporsi subito. Col passare del tempo poi in campo ti viene in automatico.
Cosa ne pensi della storia Zeman-De Rossi?
E’ una non notizia. Quando ho sentito Daniele ad inizio stagione mi diceva che era entusiasta di Zeman, che si trovava bene. Non penso che sia un problema di posizione.