Il fratello di Gabriele Sandri, Cristiano, oggi è tornato a parlare del derby e dell’omaggio che i giocatori e i tifosi hanno rivolto al fratello nel quinto anniversario della sua morte. Ecco le sue parole: “La giornata di ieri non la dimenticherò per tutta la vita. Innanzitutto ci tengo a ringraziare il popolo di Gabriele che, come è accaduto da quel maledetto 11 novembre di cinque anni fa, ha dimostrato di sapersi unire nel nome di mio fratello senza distinzione di fede e di colori. Le emozioni mentre accompagnavo mio figlio, il piccolo Gabriele, sotto la Curva Nord poco prima della gara non le dimenticherò per tutta la vita. Solo per questioni meteo e di tempo materiale non siamo andati anche fin sotto la Curva Sud. La coreografia laziale con il volto di Gabriele? Meravigliosa. L’ho ammirata quando ho potuto rivedere le immagini perché in quel momento stavo rientrando e soprattutto asciugando mio figlio Gabriele dopo la pioggia presa nel tragitto verso la curva. Per questo ho perso anche il primo gol della Roma. Ma con due Gabriele allo stadio ieri la Lazio il derby poteva solo vincerlo. Un altro segnale – ha concluso Sandri – è stata la profezia del piccolo Gabriele che prima della partita, quando Totti gli ha chiesto quanti anni aveva, con un sorriso ha risposto facendo con la mano il segno del numero tre…”.
Fonte: Radio Manà Manà