(F. Maccheroni) – Visto Marchetti a Torino, ci si chiede come mai in nazionale vada De Sanctis. La Lazio ha subìto la Juve, ma urlare «ladri» non va bene. Una squadra che si difende contro un’avversaria più forte, va rispettata. Petkovic ha preso un punto importante. Si potrebbbe parlare di fortuna, ma si cadrebbe nello «zemanese». Diremmo che il calcio è un gioco e che capita di vedere palloni che non vogliono entrare. Di episodi. Ma nella Lazio c’è poco di irrazionale: giocano i migliori.
Zeman dice che tutto va bene. Poi avanza dubbi sull’infortunio di Stekelenburg, fa capire che Destro non lo convince per impegno, che De Rossi ha condizionato il derby (vero), ammette che Pjanic lo aveva insultato. E precedentemente aveva bacchettato sempre De Rossi e Osvaldo e messo in castigo Castan.
Dimentichiamo sicuramente qualcosa. Non il Torino che Zeman considera difensivista senza capire che non è un’offesa. Però Zeman trasmette sempre simpatia. Perché non è l’unico colpevole di questo avvio disastroso. È solo con i suoi guai. Fenucci pensa al biglietto da vista: «ad»? A chi, a che? Baldissoni si sveglia se cede il nome sul giornale. E la nave dove va?