Tredicesima giornata ricca di grandi incontri e di risultati tutt’altro che scontati, fin dai due anticipi di sabato: a Torino, la Juventus non riesce ad espugnare il bunker eretto dalla Lazio di Petkovic, che strappa uno 0-0 senza mai riuscire ad avvicinarsi a Buffon. Una prestazione straordinaria di Marchetti ferma i bianconeri, costretti a maledire anche la traversa sul quale si infrange una conclusione di Bonucci a tre metri dalla porta. Matri, Quagliarella, Giovinco e Bendtner non bastano per sopperire alla mancanza di un grande attaccante e all’assenza di Mirko Vucinic. Conte non avrà comunque tempo di pensare a questo pari, visto l’arrivo del Chelsea domani sera allo Juventus Stadium.
Se il vantaggio juventino rimane inalterato è merito del Cagliari e dell’arbitro Giacomelli: a San Siro è il giorno di Marco Sau, autore della doppietta che ribalta il momentaneo vantaggio dell’Inter firmato da Palacio. L’autogol di Astori riporta in parità il risultato, poi lo stesso difensore stende in area Ranocchia ma Giacomelli non fischia. Polemiche a non finire in campo (dove Stramaccioni viene espulso) e fuori, con Moratti furibondo. Di questo doppio passo falso non ne riesce ad approfittare il Napoli, capace di andare in vantaggio di due reti al San Paolo sul Milan (due papere di Abbiati che fanno infuriare Galliani in tribuna) con i gol di Inler e Insigne ma poi si fa recuperare da due perle di El Shaarawy. La doppietta del Faraone lo porta in testa alla classifica marcatori, con 10 reti e salva ancora una volta Allegri dall’ennesima debacle. Dopo il turno di Champions con l’Anderlecht arriverà la sfida tra i rossoneri e la Juventus.
I tre pareggi favoriscono la risalita in classifica della meravigliosa Fiorentina di Vincenzo Montella, capace di battere per 4-1 l’ottima Atalanta di Colantuono. Gonzalo Rodriguez apre le marcature su calcio d’angolo, Bonaventura pareggia. Poi è l’Aquilani-show: l’ex centrocampista della Roma prima realizza un calcio di punizione dal limite con un perfetto destro a giro, poi di testa sigla la propria doppietta. Il poker è siglato da Luca Toni, alla quarta rete stagionale con un colpo di testa proprio su assist di Aquilani. L’espulsione di Cigarini a fine primo tempo ha indubbiamente favorito i viola, ora terzi a 27 punti con il Napoli, a soli cinque punti dalla Juve.
Al sesto posto sale il Catania di Maran, trascinato al successo dalla doppietta di Almiron: le reti dell’argentino permettono ai siciliani di superare il Chievo, timbrando la quinta vittoria stagionale. A 17 punti ecco il Parma di Donadoni, che per ben due volte recupera l’Udinese passata in vantaggio prima con Di Natale e poi con Pereyra. Marchionni e Palladino nei minuti finali acciuffano il 2-2 che consente agli emiliani di rimanere proprio un punto sopra ai bianconeri di Guidolin.
La vittoria più importante della tredicesima giornata arriva però nel posticipo serale, dove la Sampdoria di Ciro Ferrara interrompe la serie di sette sconfitte consecutive proprio nel derby con il Genoa, ora ultimo in classifica a nove punti. Senza Eder, Pozzi e Maxi Lopez i blucerchiati infliggono la sesta sconfitta consecutiva alla squadra di Del Neri grazie alla rete di Poli e al goffo autogol di Bovo. Immobile riapre il match a dieci minuti dal termine, poi il giovane Icardi (vivaio Barcellona) realizza il suo primo gol in A facendo impazzire la gradinata Sud.
Tre punti fondamentali per la Samp che scavalca in un solo colpo Chievo, Palermo e Pescara e tiene dietro il Bologna, capace di imporsi per 3-0 proprio sui rosanero di Gasperini. Pioli con coraggio schiera Gilardino, Gabbiadini e Diamanti ed i tre realizzano proprio le reti decisive del successo rossoblu su un Palermo troppo tenero in difesa. In coda infine decisiva vittoria per il Siena di Serse Cosmi, che grazie al gol di Valiani superano il Pescara (espulsi Zanon e Capuano). Domenica prossima all’ “Adriatico” arriverà la Roma di Zeman, ma gli abruzzesi li affronteranno senza Giovanni Stroppa, che dopo la sconfitta ha annunciato le proprie dimissioni.
Daniele Luciani