L’anno ’92 è particolarmente ricco nel nostro calcio; basti pensare che due dei più grandi talenti di Roma e Milan sono nati proprio in quel periodo: El Shaarawy e Lamela. Il primo è l’attuale capocannoniere della Serie A, mentre il secondo, rinvigorito dalla cura Zeman, sembra aver spiccato definitivamente il volo verso il gota di questo sport. Lamela è nato a marzo a Buenos Aires, El Shaarawy a ottobre a Savona. Si sono scoperti campioni improvvisamente, in un autunno strepitoso: Lamela ha segnato 8 gol prima di infortunarsi alla caviglia contro il Torino, El Shaarawy è arrivato a 14 svettando nella classifica cannonieri del campionato (ed è a quota 2 in Champions, e ha fatto centro anche in Nazionale). Il totale fa 22 ed è un numero pazzesco, se paragonato allo scorso anno che per tutti e due è stato uno stage nel grande calcio: Lamela, pagato quasi 20 milioni, era stato additato come un flop per una serie di prestazioni scadenti e per i 4 gol con i quali aveva concluso il campionato (più 2 in Coppa Italia); El Shaarawy, a bilancio contabilizzato dal Milan intorno ai 19 milioni, faticava a trovare posto e si era fermato a 2 reti (più 2 in Coppa Italia, pure lui). Sono passati pochi mesi, sembrano millenni.
Fonte: Corriere dello Sport