Christoph Winterling, responsabile marketing e commerciale dell’AS Roma, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato del “progetto Roma” e delle nuove inziative giallorosse. Vi proponiamo di seguito la seconda parte dell’intervista rilasciata al portale Sponsornet.it. (Clicca qui per la prima parte dell’intervista)
In Italia la gestione del rapporto di un club con i propri tifosi deve, probabilmente, compiere ancora passi importanti, d’altronde è sempre attuale la problematica della Lega Calcio nella definizione dei bacini d’utenza dei propri associati: vediamo come la Roma organizza questa cruciale attività, partendo dal calcolo della propria fan base.
“La ricerca di mercato è stata realizzata di recente con Sport+Markt, e sono risultati 87 milioni i tifosi, mentre i simpatizzanti arrivano a 234 milioni. I nostri tifosi all’estero sono dislocati in Cina, America, Brasile Indonesia e Russia. Questo ci fa percepire delle enormi potenzialità, perché sono tante le persone che ogni anno vengono a Roma da turisti, e poi si legano alla squadra”.
Il numero dei tifosi è davvero elevato: è vostro obiettivo fare in modo che questi acquistino i prodotti ufficiali della Roma, superando le difficoltà relative ai falsi?
“Certo, per questo li vogliamo raggiungere per informarli ma anche per premiarli, lavorando sulla mentalità attraverso la comunicazione e pacchetti che abbinino i nostri gadget i ai biglietti o agli abbonamenti affinché scelgano la maglia ufficiale”.
I sociali media, quindi permettono di profilare i tifosi o sono anche uno strumento di sviluppo della commercializzazione di gadget, ticket, etc?
“Attraverso Facebook ad esempio possiamo promuovere eventi, biglietti e il nostro e-commerce vero e proprio. Inoltre abbiamo lanciato un Centro Servizi, in cui lavorano dodici persone che permette ai tifosi, quotidianamente, di rivolgere domande e richiedere informazioni. E questo è sicuramente un altro modo per far crescere, anche qualitativamente, il nostro database. Attraverso il nostro Centro Servizi si agevolano, ad esempio, le modalità di acquisto di abbonamenti e biglietti”.
Quali progetti sono rivolti invece ai tifosi più piccoli, ai bambini?
“Con il nostro Settore Famiglia stiamo investendo molto sulla sicurezza allo stadio, offrendo alle famiglie un ambiente sano, tranquillo e sicuro per i loro piccoli. Inoltre ci teniamo ad offrire ai bambini di vivere la Roma anche aldilà della partita, con giochi ed attività, offrendo gadget Disney, creando un evento allo stadio e dando la possibilità di fermarsi al CuoreSoleVillage: l’occasione per divertirsi creando un format educativo. Alcuni giocatori hanno grande appeal verso i bambini, per questo devono essere loro ambasciatori dei valori sulla nutrizione e la crescita. Nel settore a loro rivolto, fino ai 14 anni, i prezzi sono scontati, non ci sono posti omaggio, e raggiungiamo anche i 4.000 bambini a partita, e prima del match un giocatore passa del tempo assieme a loro”.
Quanto contano attualmente i ricavi da marketing e quali risultati sul fatturato avete già raggiunto?
“L’impatto sul fatturato delle sole sponsorizzazioni è del 25%, quindi sopra la media italiana. Rispetto ad altri paesi siamo ancora indietro, non avendo uno stadio di proprietà che sarebbe prioritario. Ma già da quest’anno stiamo ottenendo ottimi risultati: con la biglietteria il fatturato è aumentato del 50%, passando dai 16mila abbonamenti ai 25mila, ed è aumentato del 40% quello proveniente dal licensing, e quanto alle sponsorizzazioni abbiamo deciso di rinunciare ad alcuni marchi per “pulire la piazza”, nonostante il delicato momento economico del mercato, per puntare alla globalità e al business comune. Offriamo pacchetti specifici con chiare filosofie ed investimenti per ogni fascia. Insomma, non è più possibile acquistare la prima fila dei Led a bordo campo senza essere partner della Roma”.
Fonte: sponsornet.it