(G. Piacentini) –«Spero che Totti segni il primo gol nel nuovo stadio». Se quello del capitano giallorosso («Forse non farò in tempo a giocare nel nuovo stadio») era un messaggio al presidente, James Pallotta sembra aver raccolto la sfida. Il numero uno romanista nell’annunciare la scelta di Tor Di Valle per la nuova casa giallorossa ha manifestato tutta la sua soddisfazione. «È una giornata speciale per i tifosi e per la città di Roma. L’annuncio rientra nel piano di voler rendere un club di grande livello. È stato un processo lungo ma ben svolto nel corso dell’ultimo anno, è un segnale di fiducia anche nei confronti dell’Italia e della sua economia. Siamo stati fortunati a incontrare un partner speciale come Luca Parnasi. Quando abbiamo preso la società volevamo dotarla di unmanagement all’altezza. Obiettivo che è stato raggiunto con Baldini, Sabatini, Fenucci e ora Zanzi. Con lo stadio si è trattato di innescare un circolo virtuoso».
Al suo fianco Francesco Totti. «I tifosi meritano uno stadio di proprietà, per centrare obiettivi importanti. Penso sia doveroso averlo. Da capitano ringrazio Parnasi e Pallotta per uno splendido sogno che presto realizzeremo». Il costruttore, proprietario dei terreni dove nascerà lo stadio, è al settimo cielo. «Realizzo un sogno. Sono orgoglioso e onorato di essere qui. È un progetto di importanza vitale per Roma, nel momento in cui l’Italia vive una crisi economica. Vi saranno risvolti occupazionali importanti. Un ringraziamento va alle istituzioni che hanno dimostrato come anche in Italia possono realizzarsi progetti importanti». Da Trigoria,Claudio Fenucci ha chiarito alcuni interrogativi. «Il 2016 è una data ambiziosa ma fattibile, credo si possa fare in questi tempi anche se non dovesse passare la legge sui nuovi stadi. Sui costi siamo in una fase embrionale, non li posso quantificare. Diciamo che potrebbe costare tra i 6 mila e gli 8 mila euro a posto (quindi oltre i 300 milioni di euro, ndr). Il nome? Tra le ipotesi c’è anche quella di sviluppare una partnership con uno sponsor».