(G. Piacentini) – È unoZeman furioso ma anche saggio, quello che al termine della sconfitta con il Chievo sceglie di non rilasciare dichiarazioni. Troppo brucianti alcune decisioni dell’arbitro Bergonzi – l’ammonizione che costerà la squalifica a Castan (salterà il Milan sabato prossimo), un paio di rigori non concessi alla formazione giallorossa ma soprattutto la posizione di fuorigioco di Pellissier in occasione del gol che ha dato la vittoria al Chievo – e l’animo poco sereno per commentarle. Così a fine partite è il direttore generale Franco Baldini a prendere la parola e a spiegare il forfait del tecnico boemo. «Zeman non parla – le sue parole – perché si è definito più sereno nel non farlo. Non gli è andato giù qualcosa, non ha voluto parlare per non farsi scappare qualche polemica». Sugli episodi contestati. «Il gol di Pellissier è l’episodio che decide la partita. Dalla tribuna era impossibile stabilirne la posizione. Preferisco parlare della prestazione della squadra, su quella possiamo lavorare. È stato difficile giocare poi su questo campo, la palla faceva fatica a viaggiare e nel secondo tempo abbiamo pagato questo. Peccato perché nel primo tempo eravamo padroni della gara e meritavamo di vincere. Ci lascia rammarico aver perso così, dopo aver fatto buon calcio nelle partite precedenti. Non è stata la solita Roma, hanno pesato le due partite ravvicinate. Credo che sia stata una battuta d’arresto dal punto di vista psicofisico».
Episodi a parte, hanno fatto discutere le scelte di Zeman che ha tenuto ancora una volta fuori dalla formazione iniziale Daniele De Rossi. «Nelle ultime tre o quattro partite Zeman ha sempre fatto scelte giuste, per questo non mi sembra il caso di criticarlo per questa decisione. È normale che ogni giocatore voglia giocare sempre e che non sia contento di rimanere fuori, ma questo rientra nelle scelte del tecnico. Daniele non è meno importante dei calciatori che scendono in campo in questo periodo. La società deve costruire una squadra che sia più forte possibile, poi spetta al tecnico scegliere gli uomini da mandare in campo. Per noi De Rossi è un campione indiscusso e indiscutibile e per questo abbiamo voluto trattenerlo a tutti i costi. Poi, se l’allenatore ha voglia di privilegiare uno piuttosto che un altro, questo rientre nelle sue competenze ».
Tra i più arrabbiati a fine partita c’è Federico Balzaretti, che punta il dito contro l’arbitraggio di Bergonzi. “Spero che la società intervenga – le sue parole – perché è stato un arbitraggio a senso unico. Siamo dispiaciuti perché queste sono partite da vincere assolutamente. Obiettivamente non siamo stati brillantima abbiamo fatto la partita per 90’, rischiando solo su una palla inattiva. Dispiace aver finito in dieci per l’infortunio di Marquinhos, ma anche con un uomo inmeno non ho mai avuto la sensazione che ci potessero segnare. Sul gol non eravamo piazzati male, ma Pellissier era in fuorigioco”.