(A. Catapano/D. Stoppini) – Ai punti (in classifica) vince la Lazio, 68 a 64. Ma l’affermazione è più netta di quanto dica lo scarto numerico. In un 2012 senza titoli per il calcio romano, i biancocelesti hanno sfiorato (per il secondo anno consecutivo) la qualificazione alla Champions e hanno vinto i due derby in programma (tre con quello d’andata del 2011-12). In generale, sono stati più continui e competitivi dei giallorossi.
La Roma ha evitato il k.o. grazie al rush finale: con sei vittorie nelle ultime sette partite, ha ridotto il gap dai cugini e si è rimessa in corsa per un piazzamento nelle coppe. Ecco, la presenza della Lazio in Europa League, con un cammino fin qui da protagonista, conferma che è stato un 2012 più biancoceleste che giallorosso. Tutte e due le squadre hanno iniziato l’anno con un allenatore e lo finiscono con un altro. Il cambio, finora, ha dato ragione ad entrambe: Petkovic è più moderno di Reja, Zeman più spettacolare di Luis Enrique.
Tra i giocatori, tante conferme tra un campionato e l’altro (soprattutto nella Lazio, che ha cambiato poco), qualche volto nuovo (e giovane) lanciato dalla Roma, due grandi attori che si aggiudicano l’Oscar del 2012:Totti e Ledesma. Il capitano archivia il 20° anno da pro con numeri incredibili (se rapportati all’età): 37 partite, 3054′ giocati (1° della Roma), 14 gol (2°), 13 assist (1° assoluto), media voto 6,54 (1° assoluto). L’argentino, già volante della squadra con Reja, si è confermato con Petkovic: 48 presenze e 4163′ (record), 2971 palloni toccati e 6,27 di media (dietro Totti). Come andrà il 2013, dipenderà soprattutto da loro due.