Rosella Sensi reagisce, Mauro Baldissoni precisa: la polemica tra l’attuale consigliere d’amministrazione della Roma e l’ex presidente si consuma in radio e in tv per tutta la giornata. Ma come era stata innescata? Giovedì, dopo il suo intervento nel convegno «L’etica del magistrato, la deontologia dell’avvocato e dello sportivo», Baldissoni aveva risposto così al cronista della Gazzetta che gli chiedeva conto della lontananza di Pallotta & Co. dalla squadra. «Pura letteratura. Anzi, rispondo con un’altra domanda: quante volte Rosella Sensi è andata nello spogliatoio a parlare coi giocatori? Zero. Quante volte lo ha fatto Franco Sensi? Forse una».
(…) Ieri mattina, ai microfoni di Centro Suono Sport, la Sensi non ha usato mezzi termini: «Mauro Baldissoni è un dilettante come dirigente, non capisce niente di calcio, torni a fare l’avvocato. Ma che ne sa dei Sensi? Mio padre ha dato la vita per la Roma. Tutti se lo ricordano anche da malato andare ad accogliere i giocatori a Fiumicino di ritorno dalla vittoria della Coppa Italia».
Parole che hanno spinto il consigliere Baldissoni a correggere il tiro. Questa la sintesi della sua intervista a Roma Channel: «Nessuno accenno da me è stato fatto sulla gestione dei Sensi, come possono confermare gli oltre 200 partecipanti, i relatori, il procuratore Palazzi, l’avvocato Conte… (l’avvocato Massimo Caravetta, moderatore del convegno, ha confermato che nessun accenno ai Sensi è stato fatto durante l’intervento, ndr). Ha ragione la Sensi, non sono un dirigente sportivo. Ma lei è intervenuta su quello che ha letto stamattina, frutto di una strana elucubrazione dei giornalisti. Ce n’era solo uno della Gazzetta che provava a farmi domande sull’assenza della società, non ho fatto alcun attacco e mai mi è venuto in mente di farlo».