(N. Binda) – La discussione era aperta da qualche settimana: e se non si facessero i playoff? Ci sta pensando il Verona — suo malgrado — a cancellare i dubbi. Con due sconfitte consecutive (ci mettiamo anche quella di Cittadella, anche se l’Hellas ha 8′ per rimediare alla sconfitta) la squadra di Mandorlini s’è messa ad aspettare gli inseguitori. I quali ne approfittano fino a un certo punto: il quarto posto continua ad essere maledetto (vero Padova?), ma la scalata di Brescia, Modena e Varese (oltre a quella della Foscarini-band) si fa interessante.
Certo, se il Verona avesse fatto punti in queste due trasferte, i dubbi sarebbero rimasti fortissimi. Perché i due compagni di fuga che lo precedono continuano a marciare spediti. Il Sassuolo è sempre capolista e sta cercando di non far rimpiangere Zeman agli osservatori del campionato che nel torneo scorso si sono divertiti seguendo il Pescara: che partita spettacolare a Bari per la capolista! E poi c’è il Livorno, una macchina da gol che Nicola modella e rimodella, trovando sempre grande concretezza in attacco e sempre più solidità in quella difesa che all’inizio poteva sembrare il punto debole della squadra.
Campionato vivo dunque e accompagnato in questa giornata da 31 reti, con il fattore campo che questa volta si è fatto sentire e i primi tempi mai così prolifici (18 reti): in cinque occasioni s’è visto di meglio, ma resta una partita per avvicinare (o superare) il record stagionale di 35 centri. E tra i marcatori protagonisti, merita una citazione Marco Sansovini dello Spezia, nuovo capocannoniere solitario del torneo con 12 centri, dopo i due di Empoli: nemmeno a lui, che ne aveva fatti 16 la stagione scorsa a Pescara, manca poi così tanto Zeman…