(A. Pugliese) – L’aveva detto alla viglia, meglio fare 5 gol a partita per essere sicuri. E magari, a un certo punto, ieri gli è tornato in mente anche quel 3 maggio del 1998, quando la Roma umiliò il Milan di Capello con la «manita», un 5-0 rimasto negli annali del suo calcio. E invece, alla fine, Zdenek Zeman deve accontentarsi e la cosa anche stavolta non gli va giù. Tanto che ritorna così sullo scarso peso politico della Roma: «Il calcio si è sempre giocato tra Milano e Torino e si vedeva. In Lega e Figc alcune squadre hanno più voce di altre. Ogni tanto si vede qualche gol irregolare, a qualcuno si dà, a qualcun altro no. Se si guardano le cose del campionato, ci si rende conto che qualcuno ha avuto dei vantaggi. É tornato il vento del nord? Ma è normale che ci sia[…]».
Roma a due volti Per il boemo la Roma dà fastidio. «Ma io spero di disturbare fino alla fine, finora abbiamo perso 10 punti». Quel che non è gli andato giù, ieri sera, è l’espulsione di Marquinhos e il penalty di Pazzini. «Sul rigore c’è fuorigioco di Pazzini». Anche se poi, guardando le immagini, si corregge. «É vero, la posizione è buona. Il rosso a Marquinhos? Per me non è chiara azione da gol e bastava l’ammonizione, ma l’arbitro ha giudicato con un altro metro». Passato lo sfogo, Zeman si gode il 4-2 al Milan (e con questo sono 7 gol alle milanesi, considerando il 3-1 esterno con l’Inter). «Abbiamo giocato bene il primo tempo, pressavamo alti, eravamo propositivi e riuscivamo a ripartire — dice il tecnico —. Nel secondo, invece, ci siamo schiacciati troppo[…]».
Centrocampo Ieri la Roma la partita l’ha vinta a centrocampo con De Rossi, Pjanic e Bradley. «Il centrocampo migliore? Finora no. L’ho scelto perché con De Rossi e Bradley, che sono più di rottura, volevo fermare il loro centrocampo. Ci siamo riusciti. De Rossi ha fatto una grande partita: eccezionale nel primo tempo, dove è stato il migliore, come mai finora, poi nella ripresa anche lui è calato. Ma se gioca così, sarà difficile rivederlo in panchina. Pjanic invece fa il suo: è un giocatore costruttivo, molto tecnico».
Litigi e luci E allora, con 5 vittorie nelle ultime 6 partite, Zeman si prepara a gustarsi un dolce Natale. «Non mi importa se i giocatori mi amano o no, l’importante è che rendano. Con qualcuno magari ci litigo, più per finta che in realtà, perché alla fine li devo motivare».[…]