L’allarme è in parte rientrato, anche se la situazione resta preoccupante. In vista della trasferta di Siena, la Roma deve fare i conti con la difesa, proprio nel suo momento migliore. Il problema? È sugli esterni: Dodò ancora non è pronto, Taddei è out. Così restano Balzaretti (acciaccato, «ma è solo una botta al piede») e Piris, fino a giovedì in forte dubbio. Il laterale paraguaiano ieri è riuscito a svolgere entrambe le sedute di allenamento e domani ci sarà, anche se stringendo i denti. Il dolore, infatti, resta e il ginocchio sinistro è ancora gonfio.
Alternative Del resto, non ci sono molte altre soluzioni. Se non quella di arretrare Marquinho a sinistra o farci «scivolare» Marquinhos, con l’inserimento di Burdisso al fianco di Castan. «Sogno il Mondiale e mi sto abituando al gioco di Zeman — ha detto ieri lo stesso Castan —. Marquinhos? Sta giocando con una personalità incredibile, non me lo aspettavo, diventerà di certo un campione». Se Piris alla fine dovesse non farcela, è molto probabile che sia proprio il baby brasiliano ad andare a sinistra, con ribaltamento a destra di Federico Balzaretti. Che ieri si è confessato così alle telecamere di Roma Channel: «Stiamo migliorando con i meccanismi della difesa alta, anche se in molti gol presi nascono da errori individuali, che sono meno gravi di quelli di reparto. Io? Sto dando il 110 per cento, ma non sono mai contento e so che posso fare di più. A Siena dobbiamo dare continuità, ma porsi degli obiettivi adesso è sbagliato. Come credere di dominare per 90 minuti è da presuntuosi». Chiusura su Dodò: «È fortissimo, deve solo star bene fisicamente. Poi troverà il suo equilibrio e sarà fondamentale».