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GAZZETTA.IT Zeman stavolta va in bianco, Roma beffata da Pellissier

Chievo-Roma Goicoechea

(E. Pozzoni) Una rete dell’attaccante a 3′ dalla fine condanna i giallorossi, che per la prima volta in questo campionato non vanno a segno.

La Roma cercava il quinto successo di fila in campionato, al Bentegodi invece arriva il terzo trionfo consecutivo targato Corini. Dalle nebbie di Verona, al 42′ della ripresa, emerge Sergio Pellissier, entrato in campo da una ventina di minuti al posto di Paloschi. L’attaccante scatta sul lancio di Marco Rigoni (ma la posizione è da rivedere), salta Goiceochea e pone fine alle speranze della Roma, che stava tentando gli ultimi assalti dopo una partita di grande intensità. Per la prima volta in questo campionato i giallorossi non segnano nemmeno un gol e perdono così il passo rispetto a Fiorentina e Lazio. Merito della grande prestazione della squadra di Corini (10 punti in 4 gare), capace di rispondere sul piano del gioco e di chiudere ogni spazio ai tentativi dei giallorossi.

FORMAZIONI — Zeman sceglie di partire con il doppio regista offensivo (Totti-Pjanic) a supporto del confermato Osvaldo; in mezzo giocano Florenzi-Tachtsidis-Bradley; il risultato è un panchina a cinque stelle, capitanata da De Rossi, al cui fianco siedono anche Lamela e Destro. Nessuna novità in casa di un Chievo reduce da due successi di fila. Corini punta sempre su Paloschi (quattro gol nelle ultime due partite) e Thereau, supportati da Hetemaj.

BLOCCO — Il copione dell’incontro è chiaro: la partita la fa la Roma, che gioca la palla in velocità e cerca sempre le verticalizzazioni per Totti, Osvaldo e Pjanic. Ma il Chievo ha il merito di rispondere colpo su colpo. La cerniera di mezzo è sempre pronta al raddoppio, dietro la concentrazione è massima e le ripartenze, a cercare Thereau che si allarga da una parte all’altra, sono efficaci. I giallorossi faticano ad entrare con il palleggio e finiscono per provarci da fuori (un destro di Totti dai 25 metri non si abbassa a sufficienza) o con giocate personali (slalom di Osvaldo e risposta di Sorrentino sul primo palo). Nel primo tempo non si annotano molte altre chance, se non tentativi sempre ribattuti dai difensori di casa.

BEFFA — A inizio ripresa il Chievo sfiora anche in vantaggio: Goicoechea risponde a un colpo di testa di Luca Rigoni su azione d’angolo. Forse sarebbe stata la scossa necessaria alla squadra di Zeman, che invece continua a imprimere il proprio gioco, senza trovare l’accelerazione decisiva. Osvaldo di testa, su cross di Pjanic, sfiora il palo, poi l’attaccante non si fa trovare pronto in area dopo l’ottima palla messa in mezzo da Bradley. Totti chiede un rigore, per un tocco di Dainelli in area. Il tecnico boemo prova a cambiare: dentro Lamela (per Pjanic), De Rossi (Bradley) e Destro (Totti). Ma la beffa è dietro l’angolo. Decisivi sono i cambi, ma quelli del Chievo: a 2′ dalla fine, dopo l’ennesimo tentativo dei giallorossi (con Piris e Balzaretti), ecco il filtrante di Marco Rigoni, appena entrato anche lui, per Pellissier. Che queste occasioni non le sbaglia.

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