(M. Allegri) – Era stato fermato e arrestato a Bucarest a settembre. In tasca, documenti falsi che non avevano ingannato i poliziotti romeni: dopo una serie di controlli era venuto fuori che quell’uomo che diceva di chiamarsi Gino Bottoni, era in realtà Elio Baccioni Ciolini, 61 anni, (nella foto) faccendiere depistatore, con le spalle appesantite da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip della Capitale nel gennaio dello scorso anno per «manipolazione del mercato».
Gli veniva contestato di aver veicolato false notizie su un interessamento all’acquisto dell’As Roma da parte di una società svizzero-tedesca. Ciolini, accusato insieme all’agente Fifa Vinicio Fioranelli e all’imprenditore tedesco Volker Flick, anche di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di titoli falsi, è stato ammanettato e spedito davanti al gup, dove ha patteggiato una condanna a un anno, quattro mesi e venti giorni di reclusione. Nell’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal sostituto Giorgio Orano, c’erano indagati anche altri tre operatori finanziari, accusati di aver speculato sul titolo della Roma, approfittando di un falso tentativo di scalata orchestrato da Fioranelli. Nei loro confronti, come per Flick, la procura procederà con rito ordinario.
Tutto era iniziato nell’aprile del 2009. Fioranelli, che ha già patteggiato un anno e otto mesi, avrebbe dato comunicazioni non vere sulla possibilità di acquisto del club giallorosso da parte di una società guidata da Volker Flick, ricco imprenditore appartenente alla famiglia azionista della Daimler e imparentato con la dinastia della Mercedes. Aveva detto di poter pagare 300 milioni di euro.
Ma quei soldi non li aveva mai visti nessuno. Perché le notizie erano completamente false. Secondo l’accusa, lo scopo sarebbe stato quello di sfruttare le oscillazioni positive del titolo in Borsa. Dalle indagini era poi emerso che alle spalle di Fioranelli c’era Elio Baccioni Ciolini, definito dalla procura «istigatore della scalata». Un personaggio noto alle forze dell’ordine, uomo dalle mille identità: si era presentato in passato come generale della Nato, presidente di una Onlus, e funzionario della Ue. Ex compagno di cella di Licio Gelli, depistatore di professione, Ciolini era stato condannato a nove anni con l’accusa di calunnia, per aver inquinato le indagini sulla strage di Bologna, millantando un coinvolgimento della fantomatica «Loggia Montecarlo».
Quell’offerta da 300 milioni
L’agente Fifa Vinicio Fioranelli manifesta l’interesse di un gruppo tedesco all’acquisizione della Roma calcio. Presenta un’offerta di 300 milioni di euro con l’operatore finanziario Flik Volker e altre quattro persone. Per i pm la trattativa era condotta su istigazione di Elio Baccioni Ciolini. Gli indagati avrebbero sfruttato l’oscillazione del titolo della Roma per investire denaro proveniente da truffe.
15 NOVEMBRE 2011
Fioranelli patteggia un anno e otto mesi per aver diffuso ingannevoli notizie provocando una sensibile alterazione del prezzo di mercato. È ritenuto complice di Ciolini in una truffa ai danni di istituti di credito.
4 SETTEMBRE 2012
Elio Baccioni Ciolini viene arrestato a Bucarest dalla polizia romena.