(M. Ferretti) – Due anni fa la stella si chiamava Stephan El Shaarawy, aveva diciotto anni e giocava nel Padova. Nella passata stagione i nomi sulla bocca di tutti, tifosi e dirigenti, sono stati quelli di Marco Verratti e Lorenzo Insigne del Pescara e di Alessandro Florenzi del Crotone. Quattro giocatori che nel giro di pochi mesi dalla Serie B sono arrivati alla nazionale di Cesare Prandelli. Guai a definirlo campionato minore, quello cadetto: la recente storia della Serie B racconta soprattutto di una grossa fucina di talenti. Giovani e meno giovani, validi per ogni reparto, che giocando senza grosse pressioni e con continuità possono dimostrare le loro qualità e proporsi così per un palcoscenico più importante. E la storia si ripete.
I GIOVANI Due nomi su tutti per quanto riguarda i ragazzi che nell’anno che sta per arrivare compieranno venti anni: Nicola Bellomo del Bari e Nicola Leali del Lanciano. Il primo gioca da trequartista con una personalità da veterano, segna e fa segnare. A Bari sono sicuri che possa ripetere il viaggio verso l’alto di Antonio Cassano. Leali è portiere, gioca in Abruzzo ma il suo cartellino è di proprietà della Juventus che nella passata estate l’ha prelevato dal Brescia. Nello scorso campionato s’era scomodato addirittura Pep Guardiola per visionarlo a Brescia. Facile ipotizzare che, se i progressi saranno costanti, Leali sarà l’erede di Gigi Buffon tra i pali della Juventus. Ancora più giovane di Bellomo e Leali, è Domenico Berardi del Sassuolo, a segno anche ieri contro il Cesena. Classe 1994, Berardi è un attaccante esterno che vede molto bene la porta. Per un folta schiera di addetti ai lavori è lui il giovane più promettente del campionato cadetto e, non a caso, molti grandi club di Serie A l’hanno già messo nel mirino. Anche per la sessione di mercato che si aprirà tra poche ore. Calabrese di Cairati Marina, è stato scoperto quasi per caso a Modena, dove si era recato per far visita al fratello, durante una partitella di calcetto tra amici.
I MENO GIOVANI Un discorso a parte lo merita un altro giocatore del Sassuolo di Eusebio Di Francesco, cioè Richmond Boakye, attaccante ghanese di proprietà della Juventus. Il club torinese crede molto nelle sue possibilità, il ragazzo di Accra, classe 1991, sta ripagando tanta fiducia a suon di gol, già 9 con quello di ieri al Cesena. Alla categoria dei meno giovani appartiene anche Simone Zaza, scuola Samp, autentica rivelazione dell’Ascoli: ventuno anni, 11 reti e grossi margini di miglioramento sul piano caratteriale. Già stimatissimo dai tecnici federali (fa parte dell’Under 21) è Riccardo Saponara, l’elemento di maggior tecnica e fantasia dell’Empoli. Occhio anche all’altro ghanese Boadu Acosty, centrocampista di proprietà della Fiorentina che sta alla Juve Stabia. E a Gianmario Comi, attaccante figlio d’arte di scuola torinese/milanista che gioca con la Reggina, e ad Alberto Masi, cartellino della Juve che ora veste la maglia della Pro Vercelli.
In cima alla lista degli Over 23 brilla la stella di Luca Siligardi del Livorno, centrocampista mancino di scuola Inter, seguito a ruota da Emanuele Terranova (classe 1987), difensore del Sassuolo e dal coetaneo Alessandro Bernardini, difensore del Livorno.