(C. Zucchelli) – Anche se Zeman dice che «di definitivo non c’è nulla» la scelta di oggi sarà importante. Importantissima. Il portiere che verrà scelto per Chievo-Roma sarà con ogni probabilità il titolare da qui al termine della stagione. La scelta Zeman l’ha fatta e già da qualche giorno, anche se ieri a Trigoria non si è lasciato sfuggire nulla. Ha detto che le decisioni possono cambiare, ha detto che nella sua carriera spesso non c’è stato un solo portiere titolare e non si è sbilanciato né sulle caratteristiche di Goicoechea né su quelle di Stekelenburg.
Si è limitato a questo commento: «Il primo è più attivo e partecipa di più, il secondo para di più». Detto così, sembrerebbe che il ballottaggio neanche ci sia. Perché cosa deve fare un portiere se non parare? Con Zeman però la questione non è così semplice. In ballo ci sono tanti fattori. Primo: Goicoechea lo ha voluto lui, è stata una sua richiesta. Secondo: l’estremo difensore uruguaiano, a parte l’errore grave sul derby in occasione della punizione di Candreva, fin qui si è ben comportato. È entrato a Parma e non è più uscito fino alla partita di Coppa Italia di martedì scorso. E qui entra in ballo Stekelenburg. L’olandese ha avuto prima un problema al polpaccio poi, di seguito, un altro alla mano. È stato fuori per un mese e mezzo, contro la Fiorentina è andato in panchina perché «veniva da un lungo stop», contro l’Atalanta in Coppa ha ripreso il posto da titolare e, con due parate importanti negli ultimi minuti, ha dimostrato di essere tornato in piena forma.
Oggi quindi sono entrambi abili e arruolati. Entrambi a posto dal punto di vista fisico e mentale. Per questo la scelta di Zeman sarà solamente tecnica. E se dovesse ricadere su Goicoechea, con Stekelenburg alla seconda panchina di fila in campionato, si potrebbero aprire scenari importanti per quanto riguarda il mercato. Ieri Zeman è stato chiaro in conferenza. La sessione di gennaio non gli piace, pensa che la rosa sia a posto così ma se qualcuno non dovesse essere contento… Quel qualcuno, se dovessero arrivare due panchine con Chievo e Milan, potrebbe essere proprio Stekelenburg. E non è neanche difficile capire perché. Dal suo punto di vista, l’olandese si sente il portiere titolare e non ha intenzione di passare i prossimi sei mesi in panchina. Nonostante le dichiarazioni di facciata del suo procuratore («a Roma sta benissimo e con Zeman non ci sono problemi»),
Stekelenburg e il suo entourage si stanno guardando intorno. Sono alla finestra. Aspettano questa settimana, aspettano di capire le decisioni del boemo e poi sono pronti a fare le loro valutazioni. Valutazioni che potrebbero portare l’ex Ajax direttamente in Inghilterra. Il Fulham si è già mosso, il Tottenham potrebbe ritornare alla carica sfruttando i buoni rapporti con Baldini e sfruttando il fatto che, al contrario di quest’estate, la Roma stavolta potrebbe essere favorevole a una cessione a cifre più basse rispetto a quelle chieste ad agosto.