Il Coco contro il Faraone, ventidue gol in due, il romanista pronto al rientro da titolare dopo essersi fermato sul più bello, il milanista con l’obiettivo di chiudere in bellezza il suo straordinario 2012.
Dopo l’apparizione invisibile nella nebbia di Verona Lamela dovrebbe ripartire dal primo minuto, almeno a giudicare dalle ultime prove tattiche di Zeman: ieri Pjanic è ripassato a centrocampo, con l’argentino a destra nel tridente. Per sorprendere la sbadata difesa rossonera il boemo vuole sfruttare la velocità e la tecnica sopraffina di Lamela, che prima di farsi male era uno degli avversari più agguerriti di El Shaarawy nella classifica marcatori. Il Faraone adesso ha preso il largo, con 14 centri in 17 presenze (più 2 in 6 partite di Champions) guarda tutti dall’alto. Senza di lui il Milan sarebbe sprofondato e ora Berlusconi non perde occasione per sponsorizzare il talento preso da Galliani grazie ai «buoni uffici» con Preziosi, investendo comunque 13 milioni in due anni sul ragazzo.
Sabatini lo aveva visto giocare quando aveva 13 anni, ci aveva fatto un pensierino per la Roma, ma a quei prezzi non se l’è sentita. Il ds giallorosso la sua scommessa la sta vincendo su Lamela. Otto reti quest’anno, quattro nello scorso campionato, alla sua età Totti aveva segnato 8 gol in serie A, Del Piero 10, Roby Baggio appena 4. Per trovare un ventenne così prolifico nel nostro campionato bisogna tornare a Roberto Mancini che ne aveva già messi dentro 24. O l’Imperatore Adriano: 15. Giovani dal futuro assicurato in mostra all’Olimpico, con un contorno più che dignitoso. Nella Roma Marquinhos, Pjanic e Destro saranno, chi prima e chi dopo, tra gli attori della partita. Nel Milan toccherà a De Sciglio, altro ventenne molto promettente. Dalla panchina potrebbe spuntare Bojan, uno degli ex della sfida. «Sarà una serata particolare per me – racconta lo spagnolo – ma spero di segnare visto che non ci riesco da un po’. Se farò gol non esulterò, per rispetto dei tifosi della Roma che mi hanno sempre sostenuto».
La sua partenza a mercato quasi finito suscitò una sollevazione popolare, ma adesso sono davvero in pochi a rimpiangerlo. Baldini e Sabatini hanno preferito puntare su giocatori di proprietà del club (Bojan è destinato a rientrare al Barça), tra cui quel Nico Lopez partito così bene e ultimamente un po’ perso nelle retrovie. L’Uruguay lo ha convocato per il torneo sudamericano Under 20, la Roma ha tempo fino a domenica per decidere se liberarlo o tenerlo qui come ha fatto con Marquinhos. Al momento la società è orientata verso la seconda ipotesi, visto che non ha alcun obbligo. A gennaio, con la Coppa Italia di mezzo in cui sono squalificati Lamela e Osvaldo, può servire anche lui.