(A.Austini) – Ci sono due squadre a disposizione di Zdenek Zeman. Non tutti, infatti, possono vantare una rosa completa come quella della Roma. Partendo dal portiere fino alle pedine da piazzare nell’area avversaria, il tecnico boemo adesso si ritrova un’alternativa per ogni ruolo.
I “problemi”, semmai, potrebbero derivare da un eccesso di abbondanza. ‘Problemi’ che tutti vorrebbero avere. Potrebbe essere proprio questo il segreto alla base della rinascita giallorossa. Martedì sera con l’esordio del minorenne Romagnoli sono saliti a ventidue i giocatori utilizzati dal boemo in stagione. Due squadre, appunto.
A parte Totti, il più utilizzato finora con 1303 minuti trascorsi in campo e a riposo per la prima volta nella gara di coppa, la concorrenza è agguerrita in ogni ruolo. Prendiamo il caso del numero 1. Goicoechea piace a Zeman per la sua «impostazione»,Stekelenburg si è però riaffacciato da protagonista e ora va fatta una scelta: il titolare di domenica a Verona col Chievo è ancora un’incognita.
In difesa il quartetto Piris-Marquinhos-Castan-Balzaretti, sempre vincente, mantiene un certo vantaggio sui rincalzi. Dal centrocampo in su c’è l’imbarazzo della scelta: da De Rossi a Bradley, da Tachtsidis a Florenzi sono tutti giocatori validissimi. L’attacco è un simbolo di opulenza: due centravanti della Nazionale in competizione e un Pjanic in splendida forma, che ora sfida il recuperato Lamela per la fascia destra.