(M. Mensurati) – È prevista per questa sera (salvo ritardi) la prima sentenza d’appello del processo Calciopoli. A Napoli, la corte si esprimerà su Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus (condannato a tre anni in primo grado) e su gli altri imputati che, a suo tempo, scelsero di essere processati con il rito abbreviato. Pesanti le richieste del procuratore generale Carmine Esposito.
A partire dai quattro anni di carcere chiesti proprio per Giraudo che, secondo il magistrato, non era un semplice partecipe della «associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva», ma uno dei promotori. Esposito ha chiesto inoltre condanne, sia pure inferiori, per tutti gli altri dieci imputati, tutti arbitri ed ex arbitri tra i quali l’ex presidente dell’Aia Tullio Lanese.
Al processo d’appello guarda con molta attenzione, da Torino, la Juventus, che starebbe valutando, nel caso di una sentenza assolutoria, la possibilità di percorrere nuove strade anche nell’ambito del diritto sportivo.