(A. Fontanarosa) – Mister Zeman è convinto che la sua Roma abbia buttato via sul campo i 12 punti che la separano dalla Juventus primatista. Il presidente giallorosso James Pallotta pensa invece che i bianconeri saranno sempre la lepre del calcio nazionale se le avversarie non costruiranno uno stadio ultra moderno come è oggi quello di Torino. Così Pallotta fa un passo avanti importante per tirare su — entro il 2017, nei suoi piani — la “arena dei divertimenti” che ospiterà (anche) le gare della Roma. Ora è certo.
La società “Cushman & Wakefield”, consulente del club giallorosso in questa partita, ha indicato a Pallotta l’area più adatta ad ospitare il nuovo impianto da 50mila spettatori. Un impianto d’élite, con un’ampia zona riservata ai box extralusso, che non sorgerà a Tor Vergata e neanche sui terreni di Testaccio proprietà dell’Eni. L’area prescelta è quella di Tor di Valle, dove attualmente si trova l’ippodromo della Capitale. Il lungo rapporto di “Cushman & Wakefield” mette a confronto le tre aree, puntando deciso su Tor di Valle soprattutto per due motivi. Determinante è la presenza di una stazione ferroviaria (lungo la linea Roma-Lido). E conta poi il fatto che una struttura sportiva storica (l’ippodromo del 1959) verrebbe soppiantata dalla nuova (lo stadio).
Questo passaggio di testimone tra la vecchia e la nuova struttura può accelerare l’iter burocratico delle autorizzazioni, vero incubo degli investitori statunitensi della Roma. In ogni caso, James Pallotta mostra di muoversi già con buona disinvoltura nell’insidioso mare italiano. L’area di Tor di Valle è proprietà di un suo recente alleato, l’imprenditore Luca Parnasi. La trattativa per il passaggio di proprietà dell’area non dovrebbe essere complessa. Ma certo spetterà alla Roma – società quotata in Borsa – comunicare i termini del negoziato. Oggi non è all’ordine del giorno un ingresso di Parnasi nell’azionariato del club e neanche un’uscita del socio Unicredit. Più avanti si vedrà. Dalle prime indiscrezioni, il nuovo impianto della Roma sarà ispirato al “Gillette Stadium” di Boston, struttura polifunzionale che è nel cuore di James Pallotta. Può ospitare discipline diverse, il calcio come il football americano. Vi si alternano tre club di football, a partire dai “New England Patriots”. Altro menu forte è la musica, come il “Country Musical Festival”. Il “Gillette Stadium” ricava una buona parte del fatturato dai convegni e dagli eventi business (alcuni si svolgono in una tensostruttura sistemata sul terreno di gioco, capace di ospitare fino a 5000 ospiti). Gli eventi business sono una delle gambe su cui regge lo stesso Juventus Stadium, dove se ne sono svolti oltre 60 tra ottobre 2011 e maggio 2012. Anche all’esperienza della Juve, dunque, guarderà la Roma. Ma non ditelo a mister Zeman…